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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09162019-150351


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
GIURLANI, ELENA
URN
etd-09162019-150351
Titolo
Restitutio in integrum e intangibilità del giudicato nel diritto processuale amministrativo: i casi Mottola e Staibano
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Giomi, Valentina
Parole chiave
  • principio legittimo affidamento dei terzi
  • obblighi conformativi
  • Mottola e Staibano
  • intangibilità del giudicato
  • corte cost. 6/2018
  • corte cost. 123/2017
  • CEDU
  • revocazione
Data inizio appello
07/10/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
07/10/2089
Riassunto
La vicenda Mottola e Staibano è alla base della recente sentenza costituzionale n. 123 del 2017 avente ad oggetto l’art. 106 c.p.a. e artt. 395 e 396 c.p.c, in riferimento agli artt. 24, 111 e 117, comma 1 Cost, nella parte in cui non prevedono un diverso caso di revocazione della sentenza quando ciò sia necessario ai sensi dell’art. 46 § 1 CEDU per conformarsi ad una sentenza definitiva della Corte di Strasburgo. Si è proposta anche in ambito amministrativo la complessa questione di come dare esecuzione alle pronunce della Corte EDU che accertino una violazione della CEDU, in particolare di come fronteggiare il contrasto tra una pronuncia della Corte EDU e una sentenza nazionale passata in giudicato. Delineati gli obblighi conformativi discendenti dal sistema convenzionale e si analizzano gli strumenti predisposti a tale scopo dall’ordinamento italiano e le soluzioni prospettate da dottrina e giurisprudenza nell’ottica di osservare e valutare l’efficacia del sistema di esecuzione previsto in ambito nazionale considerando che l’assenza e l’insufficienza di meccanismi idonei pregiudica la tutela riconosciuta dalla Corte EDU.
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