Tesi etd-09162019-112036 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
GUAIA, GILDA
URN
etd-09162019-112036
Titolo
Nano/micro-particelle ed array di microneedles per il rilascio transdermico di farmaci: bioresponsive insulin patch.
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Piras, Anna Maria
Parole chiave
- bioresponsive insulin patch
- microneedles
- nanoparticles
- transdermal delivery
Data inizio appello
02/10/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
02/10/2089
Riassunto
La pelle può esser considerata come un vero e proprio organo ed è preposta al rivestimento del corpo, alla sua difesa dall’ambiente esterno, alla termoregolazione e ai rapporti di tipo sensoriale facenti parte della vita di relazione, oltre che a proteggere dai raggi ultravioletti e contribuire all’omeostasi del calcio partecipando al metabolismo della vitamina D. Lo strato corneo è la barriera principale della pelle composta da 15-20 strati di corneociti stratificati, impoveriti di lipidi e ricchi di proteine. La somministrazione transdermica di farmaci presenta numerosi vantaggi: il by-pass del metabolismo di primo passaggio e della potenziale degradazione del tratto GI; una facile applicazione e una maggiore compliance; la possibilità di un rilascio controllato del farmaco per un tempo prolungato.
Tuttavia, le proprietà di barriera della pelle limitano il numero di farmaci che possono essere somministrati attraverso questa via. Farmaci adatti dovrebbero avere sicuramente un basso peso molecolare, un buon bilanciamento delle caratteristiche idro/lipofile ed elevato potere terapeutico. Diversi sistemi son stati studiati negli anni per aumentare la permeazione transdermica, tra cui l'utilizzo di nano/micro-particelle. I sistemi nanoparticolati (NP) consentono un rilascio controllato del farmaco per un periodo di tempo prolungato e forniscono inoltre protezione per le molecole incapsulate contro il degrado chimico o proteolitico. L'emergere di tecniche fisiche (microneedles) ha fornito un metodo alternativo per la somministrazione di nano/micro-particelle. Gli aghi in micro-scala sono in grado di interrompere in maniera indolore lo strato corneo e raggiungere lo strato epidermico e dermico per il rilascio dei farmaci. La ricerca per lo sviluppo di dispositivi MN per la somministrazione di farmaci intrappolati in nano/micro-particelle è aumentata costantemente negli ultimi anni. Una delle possibili applicazioni dell'associazione NP - MN è lo sviluppo di sistemi transdermici bioresponsivi, suscettibili a variazioni di glicemia, per la somministrazione controllata di insulina. Infatti, un sistema di somministrazione di insulina “a circuito chiuso” sensibile al glucosio che imita la funzione delle cellule pancreatiche, avrebbe un enorme potenziale per migliorare la qualità della vita e la salute dei soggetti diabetici.
Tuttavia, le proprietà di barriera della pelle limitano il numero di farmaci che possono essere somministrati attraverso questa via. Farmaci adatti dovrebbero avere sicuramente un basso peso molecolare, un buon bilanciamento delle caratteristiche idro/lipofile ed elevato potere terapeutico. Diversi sistemi son stati studiati negli anni per aumentare la permeazione transdermica, tra cui l'utilizzo di nano/micro-particelle. I sistemi nanoparticolati (NP) consentono un rilascio controllato del farmaco per un periodo di tempo prolungato e forniscono inoltre protezione per le molecole incapsulate contro il degrado chimico o proteolitico. L'emergere di tecniche fisiche (microneedles) ha fornito un metodo alternativo per la somministrazione di nano/micro-particelle. Gli aghi in micro-scala sono in grado di interrompere in maniera indolore lo strato corneo e raggiungere lo strato epidermico e dermico per il rilascio dei farmaci. La ricerca per lo sviluppo di dispositivi MN per la somministrazione di farmaci intrappolati in nano/micro-particelle è aumentata costantemente negli ultimi anni. Una delle possibili applicazioni dell'associazione NP - MN è lo sviluppo di sistemi transdermici bioresponsivi, suscettibili a variazioni di glicemia, per la somministrazione controllata di insulina. Infatti, un sistema di somministrazione di insulina “a circuito chiuso” sensibile al glucosio che imita la funzione delle cellule pancreatiche, avrebbe un enorme potenziale per migliorare la qualità della vita e la salute dei soggetti diabetici.
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