• guppy
• Poecilia reticulata
• predazione
• riproduzione
• selezione sessuale

Studi condotti su Poecilia reticulata, un piccolo teleosteo d’acqua dolce, hanno evidenziato effetti contrastanti della predazione sulla selezione sessuale: da un lato, la predazione dovrebbe comportare una minor ricettività (e quindi grado di poliandria) nelle femmine, promuovendo allo stesso tempo una maggior varianza nel successo riproduttivo dei maschi e quindi una più intensa selezione sessuale. D’altro canto, questo effetto potrebbe essere mitigato o ribaltato da una minore selettività delle femmine nella scelta del partner e da una maggiore incidenza di copule furtive da parte dei maschi. Il mio studio ha l’obbiettivo di analizzare l’effetto complessivo della pressione predatoria sulla selezione sessuale in guppy, confrontando i livelli di poliandria e la varianza nel successo riproduttivo maschile (misura dell’opportunità per la selezione sessuale) tra gruppi sperimentali di guppy sottoposti a elevato rischio di predazione percepito e gruppi di controllo. I risultati dell’esperimento indicano che la presenza di rischio di predazione non ha un effetto sul grado di poliandria delle femmine; determina invece un aumento della varianza nel successo riproduttivo maschile. Ciò significa che un numero minore di maschi riesce a riprodursi in presenza di elevato rischio di predazione e quindi che la selezione sessuale si intensifica in queste condizioni. Poiché al variare della pressione predatoria corrisponde una variazione dell’intensità della selezione sessuale, la predazione ha un ruolo nel mantenimento della variabilità genetica dei caratteri sessuali secondari maschili.