Tesi etd-09162018-100754 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
LAGRECA, ROBERTO
URN
etd-09162018-100754
Titolo
Sviluppo di preparazioni liposomiali contenenti Loteprednolo Etabonato ad uso oftalmico
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE
Relatori
relatore Prof.ssa Chetoni, Patrizia
relatore Dott.ssa Terreni, Eleonora
relatore Dott.ssa Terreni, Eleonora
Parole chiave
- biodisponibilità
- carrier nanoparticellari
- liposomi
- oftalmologia
- preparazioni liposomiali
- somministrazioni oftalmiche
Data inizio appello
03/10/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/10/2088
Riassunto
Negli ultimi anni, la ricerca si è concentrata sempre di più sullo sviluppo di forme farmaceutiche innovative volte migliorare il profilo farmacocinetico dei farmaci e ad aumentare la loro biodisponibilità.
Tra le forme farmaceutiche più innovative su cui gli studiosi pongono maggiore interesse, la nostra attenzione si è concentrata verso i carrier nanoparticellari, come ad esempio i liposomi.
Il presente lavoro di tesi ha avuto lo scopo di sviluppare formulazioni liposomiali per la somministrazione oftalmica di Loteprendnolo Etabonate (LE).
Gli obiettivi perseguiti sono stati da una parte aumentare la stabilità del farmaco, dall’altra migliorare il profilo farmacocinetico del LE e in particolare, aumentare la sua biodisponibiità mediante miglioramento del suo profilo di assorbimento dopo somministrazione topica oculare e del tempo di permanenza a livello oculare.
La prima fase della parte sperimentale ha riguardato lo sviluppo di formulazioni liposomiali a base di fosfatidilcolina (PC) e colesterolo (Chol) vuote e successivamente contenenti il farmaco (LE). Sono stati selezionati gli opportuni rapporti molari tra i diversi componenti (PC:Chol = 4:1, PC:Chol = 3:1) ed è stato utilizzato il Metodo a Film.
Successivamente, l’interesse si è spostato sulla messa a punto della tecnica di dimensionamento dei carrier liposomiali nel tentativo di ottenere una formulazione omogenea e con dimensioni adatte per un utilizzo oftalmico. Il dimensionamento è stato eseguito mediante una sonda ad ultrasuoni ad immersione e l’analisi dimensionale è stata effettuata mediante light - scattering. Infine, è stato valutato il processo di purificazione allo scopo di purificare i carrier liposomiali dal farmaco non incapsulato e da eventuali lipidi in eccesso mediante ultracentrifugazione. La caratterizzazione delle formulazioni liposomiali è stata eseguita mediante analisi calorimetrica a scansione differenziale (DSC), la quale ha permesso di valutare l’interazione fra la componente lipidica ed il farmaco. Inoltre, l’analisi HPLC è stata eseguita per la determinazione quantitativa di LE incapsulato.
In seguito, la ricerca si è spostata sulla preparazione e caratterizzazione di liposomi a base di Dipalmitoil fosfatidil colina (DPPC), Chol e LE selezionando gli opportuni rapporti molari (DPPC : Chol = 3:1; 10:1) allo scopo di incrementare sia la quantità di farmaco incapsulato, che la stabilità del farmaco e il suo profilo biofarmaceutico. Sono state ripercorse le stesse fasi di sviluppo, con preparazione prima dei liposomi vuoti e successivamente con il farmaco incapsulato, dimensionamento, purificazione, caratterizzazione mediante analisi quantitativa , analisi dimensionale e DSC.
Le formulazioni più promettenti (LIPO 2 – LE1 e LIPO 3 – LE 1 con dimensioni nel range compreso tra 200-300 nm) sono state sottoposte a studi di rilascio in vitro, con lo scopo di definire un profilo di rilascio del farmaco. Tale studio è stato condotto utilizzando una membrana da dialisi con un cut-off di 3500 kDa, ad una temperatura di 35°C. Lo studio è stato condotto per la durata di 30 ore, e la quantità di farmaco rilasciata veniva determinata mediante analisi HPLC. Lo studio è stato condotto, nelle medesime condizioni sperimentali, con una sospensione di farmaco, scelta come riferimento, al fine di poter confrontare il profilo di rilascio in vitro della sospensione di farmaco con quello delle sospensioni liposomiali.
Le sospensioni liposomiali LIPO 2 – LE 1 e LIPO 3 – LE 1 sono risultate promettenti dal punto di vista tecnologico (dimensioni e capacità di incapsulamento) e rilasciano molto più velocemente il farmaco. In particolare la formulazione LIPO 6 dopo 30 ore aveva rilasciato quasi il 50% di farmaco, mentre la LIPO 3 ne rilasciava meno del 40%, contro la sospensione di farmaco in grado di rilasciare appena il 25% di LE.
Nell’ultima fase della ricerca, la formulazione LIPO 3 – LE 1 è stata sottoposta ad uno studio di permeazione in vitro ad una temperatura di 35°C, su tessuto corneale ricostituito (EpiCorneal, della ditta Mattek).
Il profilo di permeazione lineare del Loteprednololo etabonato attraverso EpiCorneal ha delineato, dopo 4 ore, una permeazione di farmaco di circa il 10%, dimostrando così una buona performance del carrier liposomiale messo a punto.
Tra le forme farmaceutiche più innovative su cui gli studiosi pongono maggiore interesse, la nostra attenzione si è concentrata verso i carrier nanoparticellari, come ad esempio i liposomi.
Il presente lavoro di tesi ha avuto lo scopo di sviluppare formulazioni liposomiali per la somministrazione oftalmica di Loteprendnolo Etabonate (LE).
Gli obiettivi perseguiti sono stati da una parte aumentare la stabilità del farmaco, dall’altra migliorare il profilo farmacocinetico del LE e in particolare, aumentare la sua biodisponibiità mediante miglioramento del suo profilo di assorbimento dopo somministrazione topica oculare e del tempo di permanenza a livello oculare.
La prima fase della parte sperimentale ha riguardato lo sviluppo di formulazioni liposomiali a base di fosfatidilcolina (PC) e colesterolo (Chol) vuote e successivamente contenenti il farmaco (LE). Sono stati selezionati gli opportuni rapporti molari tra i diversi componenti (PC:Chol = 4:1, PC:Chol = 3:1) ed è stato utilizzato il Metodo a Film.
Successivamente, l’interesse si è spostato sulla messa a punto della tecnica di dimensionamento dei carrier liposomiali nel tentativo di ottenere una formulazione omogenea e con dimensioni adatte per un utilizzo oftalmico. Il dimensionamento è stato eseguito mediante una sonda ad ultrasuoni ad immersione e l’analisi dimensionale è stata effettuata mediante light - scattering. Infine, è stato valutato il processo di purificazione allo scopo di purificare i carrier liposomiali dal farmaco non incapsulato e da eventuali lipidi in eccesso mediante ultracentrifugazione. La caratterizzazione delle formulazioni liposomiali è stata eseguita mediante analisi calorimetrica a scansione differenziale (DSC), la quale ha permesso di valutare l’interazione fra la componente lipidica ed il farmaco. Inoltre, l’analisi HPLC è stata eseguita per la determinazione quantitativa di LE incapsulato.
In seguito, la ricerca si è spostata sulla preparazione e caratterizzazione di liposomi a base di Dipalmitoil fosfatidil colina (DPPC), Chol e LE selezionando gli opportuni rapporti molari (DPPC : Chol = 3:1; 10:1) allo scopo di incrementare sia la quantità di farmaco incapsulato, che la stabilità del farmaco e il suo profilo biofarmaceutico. Sono state ripercorse le stesse fasi di sviluppo, con preparazione prima dei liposomi vuoti e successivamente con il farmaco incapsulato, dimensionamento, purificazione, caratterizzazione mediante analisi quantitativa , analisi dimensionale e DSC.
Le formulazioni più promettenti (LIPO 2 – LE1 e LIPO 3 – LE 1 con dimensioni nel range compreso tra 200-300 nm) sono state sottoposte a studi di rilascio in vitro, con lo scopo di definire un profilo di rilascio del farmaco. Tale studio è stato condotto utilizzando una membrana da dialisi con un cut-off di 3500 kDa, ad una temperatura di 35°C. Lo studio è stato condotto per la durata di 30 ore, e la quantità di farmaco rilasciata veniva determinata mediante analisi HPLC. Lo studio è stato condotto, nelle medesime condizioni sperimentali, con una sospensione di farmaco, scelta come riferimento, al fine di poter confrontare il profilo di rilascio in vitro della sospensione di farmaco con quello delle sospensioni liposomiali.
Le sospensioni liposomiali LIPO 2 – LE 1 e LIPO 3 – LE 1 sono risultate promettenti dal punto di vista tecnologico (dimensioni e capacità di incapsulamento) e rilasciano molto più velocemente il farmaco. In particolare la formulazione LIPO 6 dopo 30 ore aveva rilasciato quasi il 50% di farmaco, mentre la LIPO 3 ne rilasciava meno del 40%, contro la sospensione di farmaco in grado di rilasciare appena il 25% di LE.
Nell’ultima fase della ricerca, la formulazione LIPO 3 – LE 1 è stata sottoposta ad uno studio di permeazione in vitro ad una temperatura di 35°C, su tessuto corneale ricostituito (EpiCorneal, della ditta Mattek).
Il profilo di permeazione lineare del Loteprednololo etabonato attraverso EpiCorneal ha delineato, dopo 4 ore, una permeazione di farmaco di circa il 10%, dimostrando così una buona performance del carrier liposomiale messo a punto.
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