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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09162015-105053


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LUVISI, LUCA
URN
etd-09162015-105053
Titolo
Il concordato fallimentare: il caso "Alfa s.r.l."
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
CONSULENZA PROFESSIONALE ALLE AZIENDE
Relatori
controrelatore Dott. Morelli, Francesco
relatore Prof. Poddighe, Francesco
Parole chiave
  • concordato
  • concordato fallimentare
  • fallimento
Data inizio appello
05/10/2015
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/10/2085
Riassunto
Lo scopo del presente lavoro consiste nell'approfondire un istituto giuridico poco conosciuto ed utilizzato nella pratica professionale: il concordato fallimentare.
Il concordato fallimentare rappresenta una delle forme di chiusura del fallimento, e consente di porre termine alla liquidazione coatta del patrimonio del debitore: il proponente può formulare una proposta tendente a sanare in modo definitivo i debiti del soggetto fallito, attraverso un accordo con l'intero ceto creditorio.
L’obiettivo principale dell’istituto in parola è quello di chiudere in maniera tendenzialmente rapida e favorevole una procedura fallimentare di durata imprevedibile, che spesso ha esito incerto e poco gratificante, soprattutto per i creditori chirografari.
Con il concordato fallimentare si può giungere ad un’autoregolamentazione “collettiva” dei rapporti con i creditori concorsuali, che si traduce in una serie di mo-dificazioni dei loro originari diritti, consistenti in dilazioni di pagamento, decurtazioni del capitale e degli interessi, novazioni soggettive e oggettive, ed altre forme di estinzione satisfattiva dei crediti.
Qualunque tecnica o soluzione che possa risultare utile ad eliminare il dissesto e a conservare il valore dell’azienda, può essere impiegata, purché non pregiudichi gli interessi dei creditori ed incontri il loro favore.
Il lavoro si apre premettendo in cosa consistano e quali possono essere le cause delle crisi che costringono l'azienda a dover ricorrere agli istituti previsti dalla Legge fallimentare.
In secondo luogo viene analizzata l'evoluzione normativa subita dal concor-dato fallimentare nel corso degli anni, esaminando gli aspetti innovatori previsti dalla Legge fallimentare del 1942, i limiti in essa contenuti, fino alle riforme del 2006 e del 2012.
Si analizza, poi, in concreto, gli aspetti giuridici e procedurali del concordato fallimentare: chi sono i soggetti legittimati, quali sono i termini ed i modi per la presentazione della proposta ed i limiti imposti al fallito. La riforma del 2006 ha posto particolare attenzione circa il contenuto della proposta, rendendolo molto più elastico: il proponente può infatti prevedere la suddivisione in classi dei creditori, trattamenti differenziati tra creditori appartenenti a classi diverse e più in generale la ri-strutturazione dei debiti e la soddisfazione dei crediti mediante qualsiasi forma.
La proposta può contenere opportune garanzie, e se ritenuta conveniente dai creditori legittimati alla votazione, essa viene, su richiesta del proponente omologata dallo stesso Tribunale che ha dichiarato il fallimento.
Viene inoltre esaminato l'istituto del concordato preventivo, analizzandolo nelle principali peculiarità e messo a confronto con il concordato fallimentare, al fine di per individuare analogie e differenze.
Infine, viene trattato il caso pratico dell'azienda "Alfa s.r.l."; la società, operante nel campo dell’edilizia e della compravendita di immobili, non è rimasta indenne dalla grave crisi che ha colpito tutto il settore. La società, assodato il proprio stato di crisi, ha cercato di risolverlo tempestivamente con la proposizione un concordato preventivo di tipo liquidatorio, prevedendo il pagamento integrale dei creditori muniti di una causa legittima di prelazione e parziale per creditori chirografari, suddivisi in classi.
Il concordato preventivo è stato approvato dai creditori e successivamente omologato: a causa, però, della condotta del debitore, esso è stato revocato dal Tribunale ed è stato dichiarato il fallimento.
Alla luce di quanto sopra esposto, si cercherà di formulare un'ipotesi di concordato fallimentare per cercare di chiudere, con maggior profitto rispetto alla liqui-dazione fallimentare, la procedura concorsuale.
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