logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09162013-105411


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SARRO, CARMINE
URN
etd-09162013-105411
Titolo
La Riserva Sinistri: politiche di accantonamento delle principali compagnie assicurative italiane
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
BANCA, BORSA E ASSICURAZIONI
Relatori
relatore Dott.ssa Cappiello, Antonella
Parole chiave
  • riserve tecniche
  • rischio di sottoriservazione
  • Riserva Sinistri
  • accantonamenti
  • caso Fonsai
  • bilancio assicurativo
Data inizio appello
10/10/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
Ogni anno le imprese di assicurazioni devono redigere il bilancio alla fine di ogni esercizio. Una delle voci più importanti del passivo è senza dubbio la riserva sinistri. Con riserva sinistri intendiamo l’impegno futuro che la compagnia si assume nei confronti degli assicurati o danneggiati e come tale deve essere stimata. La valutazione della riserva sinistri è regolata dall’articolo 33 del decreto legislativo n.173 del 26 maggio 1997. È la voce più importante del bilancio di un’impresa di assicurazione che esercita il ramo danni e gli elementi su cui si basa la sua valutazione sono regolati da principi contabili rigorosi. La stima della riserva sinistri si caratterizza da un grado di incertezza dovuta alla scarsità di informazioni sui sinistri. La riserva sinistri è intesa come l’accantonamento necessario per far fronte sia al costo di quei sinistri avvenuti nello stesso esercizio o in quelli precedenti e non ancora pagati alla data di chiusura del bilancio, sia all’onere relativo alle spese di liquidazione. La normativa speciale per il ramo R.C. Auto e natanti prevede che la riserva sinistri sia calcolata, alla fine di ogni esercizio, distinguendo i sinistri secondo l’esercizio di denuncia/avvenimento. In virtù della sua particolare natura, fondata su basi di stima, tale riserva deve essere calcolata e accantonata con prudenza. Esistono due grandi famiglie di metodi per il calcolo della riserva sinistri: metodi deterministici e metodi stocastici. Il rischio che può derivare da tale riserva è quello di avere una sottoriservazione ossia che le somme accantonate non siano sufficienti a far fronte agli impegni derivanti dal risarcimento dei sinistri avvenuti nell’esercizio o da sinistri di esercizi precedenti, provando un grosso dissesto finanziario alla Società. Tale scenario si è verificato in una delle più grandi società assicurative italiane, la Fondiaria – Sai provocando perdite per svariati di milioni di euro.
File