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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09162010-114331


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
BIANCOLINI, ROBERTO
URN
etd-09162010-114331
Titolo
Risultati funzionali del reimpianto ureterale in vescica mediante tecnica "Bladder Psoas-Hitch" nell'adulto
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Selli, Cesare
Parole chiave
  • Uretere
  • PSOAS-Hitch
  • Urologia
Data inizio appello
19/10/2010
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il reimpianto ueterale con psoas-hitch è stato descritto per la prima volta da Zimmerman nel 1960 ma reso popolare da Turner-Warwick nel 1969. Tale tecnica viene utilizzata per riparare i difetti dell’uretere nel suo terzo inferiore.
Sin dai suoi inizi diversi studi hanno dimostrato la sua efficacia a lungo termine e la sua superiorità rispetto alle altre procedure di reimpianto ureterale.
Il reimpianto ureterale con psoas hitch offre, infatti, il vantaggio di mantenere la continuità uroteliale, evita di compromettere la funzione dell’uretere contro laterale annullando il rischio di infezioni croniche del tratto urinario così come anormalità elettrolitiche che sono proprie di altre metodiche di reimpianto. Va sottolineato che da quando è stata eseguita questa procedura molti dei criteri chirurgici sono stati adeguati alla tecnica p.h. . Tra tali principi si segnalano:
adeguata mobilizzazione della vescica che procura un’anastomosi libera da tensione,
fissaggio della vescica allo psoas prima del reimpianto ureterale onde evitare la piegature dell’uretere,
l’uso di un tunnel sottomucoso per garantire una rianastomosi ureterale senza reflusso.
Il nostro studio ha analizzato 22 pazienti sottoposti a reimpianto ureterale con tecnica "bladder psoas-hitch", tra il Novembre 2000 ed il Maggio 2010 onde valutarne complicanze a breve e lungo termine.
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