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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09162010-092043


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
MASONI, IRENE
URN
etd-09162010-092043
Titolo
L'uso politico del boicottaggio delle Olimpiadi: i casi specifici di Mosca 1980 e Los Angeles 1984.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
POLITICHE E RELAZIONI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Prof. Vernassa, Maurizio
Parole chiave
  • Mosca 1980
  • Olimpiadi
  • Unione Sovietica
  • Stati Uniti
  • Los Angeles 1984
Data inizio appello
04/10/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
04/10/2050
Riassunto
Nel corso della storia gli appuntamenti olimpici si sono spesso intrecciati con eventi politicamente rilevanti pregiudicandone il loro regolare svolgimento. Questo è il caso delle due edizioni dei giochi di cui si è scelto di parlare in questa tesi: Mosca 1980 e Los Angeles 1984.
Partendo da una approfondita contestualizzazione storica si è cercato di capire quale fosse lo stato dei rapporti tra Unione Sovietica e Stati Uniti a seguito dei principali eventi internazionali che caratterizzarono il 1979, la rivoluzione iraniana e l’invasione sovietica dell’Afganistan, tenendo in dovuta considerazione il fatto che il popolo statunitense sarebbe stato di lì a poco chiamato a scegliere il suo nuovo presidente. Per quale motivo Carter decise di utilizzare proprio le Olimpiadi per ribadire la propria contrarietà all’azione militare perpetrata dalla potenza nemica? Il boicottaggio ebbe effetti su quanto stava avvenendo in Afghanistan o fu pensato unicamente come strumento di propaganda interna? Come reagirono gli alleati di fronte alla proposta statunitense? Ad analoghi interrogativi si è cercato di dare risposta anche in relazione a quanto accaduto quattro anni dopo in occasione delle Olimpiadi di Los Angeles, boicottate dall’Unione Sovietica e dalla maggior parte dei paesi del blocco comunista. L’opinione pubblica ha generalmente collegato questo boicottaggio con il precedente ritenendo il secondo un mera conseguenza del primo e quindi una ritorsione progettata fin dal tempo delle Olimpiadi di Mosca. Fu veramente così? Documenti e cronache dell’epoca non smentiscono questa posizione, ma contestualmente emergono una serie di altri fattori determinanti per la decisione finale presa dai vertici sovietici nella primavera del 1984.
Lo scopo della tesi è dunque quello di rispondere, attraverso una serie di passaggi intermedi, alla domanda se ed in quale misura i grandi eventi sportivi possono essere strumentali a uomini di potere, gruppi politici e governi per indirizzare l’orientamento dell’opinione pubblica nella direzione voluta, al fine di conseguire vantaggi in termini di visibilità e consensi elettorali, ovvero per incidere sui rapporti di forza con gli avversari sulla scena internazionale anche per effetto dei danni economici inflitti dal boicottaggio. Proprio per dare forza a questa analisi, nell’ultimo capitolo si è scelto di fare un rapido riferimento alle altre edizioni olimpiche che, oltre Mosca e Los Angeles, hanno avuto risvolti politicamente rilevanti.
Un discorso a parte va fatto in merito alle scelte bibliografiche adottate per la redazione di questa tesi, con una necessaria differenzazione tra le parti puramente storiche trattate nel primo capitolo e nella prima parte del terzo, per la quali la scelta delle fonti è stata fatta partendo da una base decisamente ampia di pubblicazioni, rispetto alle sezioni dedicate alla storia delle Olimpiadi.
Per la redazione del primo capitolo e della prima parte del terzo sono stati utilizzati numerosi documenti dei servizi segreti americani desegretati, pubblicati sul portale internet della stessa agenzia americana. Ad altri documenti, tra i quali numerose trascrizioni e traduzioni dal russo all’inglese di materiale sovietico, è stato possibile accedere attraverso l’archivio on-line della National Security Agency.
Decisamente di altro tipo è la ricerca bibliografica effettuata per la redazione della parti relative alla storia delle Olimpiadi. Sui Giochi di Mosca esistono tre testi specifici, mentre non è presente alcuna pubblicazione interamente dedicata all’appuntamento di Los Angeles. In entrambi i casi, per seguire l’evoluzione quasi quotidiana della situazione, ma soprattutto per ricavare le informazioni relative alle dinamiche dei paesi europei, è stato necessario ricercare gli articoli pubblicati sulla stampa italiana scegliendoli tra le testate de “Il Corriere della Sera”, “La Repubblica” e “L’Unità”.
Una menzione a parte merita il paragrafo 2.3.5 Il boicottaggio attraverso i documenti del Comitato Centrale e della segreteria del partito, costruito partendo da una trentina di documenti disponibili on line in lingua russa.
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