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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09152020-175218


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
MANFREDI, ALESSANDRO
URN
etd-09152020-175218
Titolo
L'agricoltura biologica: tra sviluppo sostenibile e qualità
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Sirsi, Eleonora
Parole chiave
  • sviluppo sostenibile
  • quality
  • qualità
  • organic agriculture
  • agricoltura biologica
  • sostenibilità
  • sustainability
  • sustainable development
Data inizio appello
20/10/2020
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Il gruppo di studio del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) sull’agricoltura biologica definisce quest’ultima come segue “Un sistema che evita o in gran parte esclude l’uso di fattori di produzione sintetici (come fertilizzanti, pesticidi, ormoni, additivi per mangimi ecc.) E al massimo l’estensione praticabile dipende dalle rotazioni delle colture, dai residui colturali, dai concimi animali, dai rifiuti organici fuori terra, dagli additivi per rocce di grado minerale e dal sistema biologico di mobilitazione dei nutrienti e di protezione delle piante “. La FAO, inoltre, aggiunge che “l’agricoltura biologica è un sistema unico di gestione della produzione che promuove e migliora la salute dell’agro-ecosistema, compresa la bio-diversità, i cicli biologici e l’attività biologica del suolo, e ciò si ottiene utilizzando agronomici in azienda, metodi biologici e meccanici in esclusione di tutti gli input sintetici fuori dell’azienda “.
Nel primo capitolo illustrerò come sia nata una vera e propria coscienza biologica, partendo dal filosofo ottocentesco Rudolf Steiner fino ad arrivare ai giorni nostri con le definizioni ormai consolidate di organizzazioni internazionali quali FAO, OMS e IFOAM. Successivamente introdurrò e approfondirò l’importante tematica riguardante lo sviluppo sostenibile: inizierò dalla sua definizione data alla Conferenza di Rio nel 1992, continuando con la descrizione dei suoi obiettivi, del suo im-patto sull’ambiente, sull’economia e sul consumatore, descrivendo soprattutto come essa risulti quantificabile. Infine, illustrando i bio-distretti, esporrò l’importanza di quest’ultimi per una gestione sostenibile delle risorse attraverso un modello biologico di produzione e consumo.
Nel secondo capitolo partendo dal primo regolamento europeo relativo all’agricoltura biologica, percorrerò i vari cambiamenti a quest’ultima apportati e il rapporto che essa ha avuto con le diverse politiche agricole comuni, fino ad arrivare ai giorni nostri con la PAC 2014-2020 e la nascita del concetto di “greening” e le politiche a sostegno degli agricoltori biologici e i consumatori. Inoltre, analizzerò i diversi regolamenti che si sono susseguiti a partire dal Regolamento CE 1804/99.
Con il capitolo terzo mi focalizzerò sul Sistema Qualità dell’agricoltura e come es-sa inevitabilmente influenzi fortemente il biologico. Esordendo con il concetto di qualità elaborata dalla norma ISO 9000, illustrerò le diverse norme internazionali disciplinanti il Sistema Qualità assieme al sistema di accreditamento, necessario affinché l’attività di certificazione risulti il più possibile trasparente e soprattutto qualificata. Non si può parlare, infine, del Sistema Qualità senza delineare gli obiettivi e l’importanza dello Standard ISO 22000 riguardante la sicurezza e igiene alimentare, con il specifico obiettivo di tentare di raggiungere un unico linguaggio e metodo internazionale.
L’ultimo capitolo, grazie alle premesse offerte nelle sezioni precedenti, riprenderà il tema della sicurezza e dell’igiene dei prodotti agroalimentari, approfondendo il sistema HACCP sviluppatosi dapprima attraverso il cosiddetto “Pacchetto igiene” poi sostituito dall’attuale Regolamento UE 625/2017. I precedenti paragrafi rendono inoltre possibile, ora, affrontare e comprendere la legislazione europea ri-guardante la produzione biologica, nata dall’influenza delle regole internazionali e una sempre più crescente coscienza a favore di attività sostenibili, verdi e di qualità. Attraverso l’odierno Regolamento 834/2007 esaminerò i diversi obiettivi che la Comunità europea si è imposta, le modalità di produzione, preparazione e distribuzione dei prodotti biologici, nonché il processo di etichettatura e il sistema dei controlli. Nei paragrafi successivi descrivendo il ruolo che le norme ISO hanno avuto nella “coscienza europea” per il biologico, confronterò l’attuale Regolamento del 2007 con quello che a partire da gennaio 2021 sarà il nuovo Regolamento europea in materia biologica, cercando di evidenziare i possibili impatti che il nuovo Regolamento avrà sul consumo e la produzione biologica. In conclusione analizzerò la normativa italiana sul biologico e quali risultati essa è riuscita ad ottenere in un percorso normativo che oramai abbraccia quasi ben trent’anni.
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