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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09152019-104605


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CALVARUSO, DIEGO
URN
etd-09152019-104605
Titolo
L'EVOLUZIONE DELLA DISCIPLINA DELLA CARTOLARIZZAZIONE DEI CREDITI
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
BANCA, FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
relatore Prof. Pinto, Vincenzo
Parole chiave
  • regolamento europeo
  • legge 130/99
  • cartolarizzazione
  • basilea3
Data inizio appello
07/10/2019
Consultabilità
Completa
Riassunto
La cartolarizzazione, è l’operazione che maggiormente identifica il fenomeno di innovazione finanziaria che ha investito il mercato mondiale negli ultimi decenni e l’impatto che ha generato, ha attirato l’attenzione e lo studio degli economisti. La cartolarizzazione è intesa come la trasformazione di attività creditizie illiquide in strumenti finanziari negoziabili sul mercato dei capitali, proponendo nuove interazioni tra gli operatori con lo scopo di soddisfare le necessità sempre più complesse del mercato finanziario.
Nella presente tesi si esamina la cartolarizzazione nei suoi aspetti operativi e normativi
evidenziando le criticità e le implicazioni che sono emerse con il suo utilizzo fino a giungere all’approccio odierno dopo anni di perplessità sulla sua struttura, natura e
efficacia, perché, è una delle principali cause che ha contribuito allo scoppio della crisi
finanziaria del 2007 e le indagini concordano nell’individuare in essa la responsabilità di
aver innescato distorsioni nei meccanismi di intermediazione, nella caduta della fiducia nei
confronti del mercato e nella non capacità degli intermediari di far fronte a situazioni di
instabilità diffuse e persistenti.
Nel primo capitolo, viene fatto un breve excursus sulle origini delle operazioni di cartolarizzazione nata negli anni settanta negli Stati Uniti per lo smobilizzo di mutui
ipotecari mediante l’emissione dei titoli MBS (Mortgage Backed Securities) e come il successo della securitisation, si sia diffusa al di fuori degli Stati Uniti, dando uno sguardo ai paesi europei quali Gran Bretagna, Francia e Italia, passando anche con minor
significatività nelle regioni Asiatiche. Successivamente viene descritto come avviene il
processo di cartolarizzazione esaminando quali sono le varie fasi del processo di cartolarizzazione, caratterizzato da una fase preliminare compiuta dall’originator per
l’individuazione degli attivi e la definizione degli obiettivi da perseguire con la
cartolarizzazione, segue la fase di trasferimento dei crediti, concludendo con il
collocamento dei titoli ABS. I principali soggetti coinvolti nella cartolarizzazione vengono
esaminati e si distinguono in originator, ovvero quel soggetto che seleziona i crediti da
trasferire; l’arranger, che è società finanziaria o banca che fornisce consulenza all’originator; la Special Purpose Vehicle (SPV), società veicolo dove l’originator
trasferisce i suoi crediti e provvede all’emissione di titoli ABS; il servicer; le società di rating che valuta l’emissione dei titoli, prendendo in esame la qualità delle attività sottostanti ed i credit enhancement. In fine vengono analizzati i benefici e i rischi che
comporta l’operazione e le diverse tipologie di cartolarizzazione.
Nel secondo capitolo viene affrontata la cartolarizzazione nel contesto italiano facendo
un breve accenno su quali erano le operazione di cessione dei crediti prima della cartolarizzazione, quindi, parlando della disciplina del factoring, acquisizione pro-soluto e pro-solvendo. A seguire viene analizzato l’introduzione della cartolarizzazione e la relativa normativa che la disciplina, legge n.130 “Disposizioni sulla cartolarizzazione dei crediti” del 30 aprile 1999. Tale legge si compone di 7 articoli con i quali vengono definiti: l’ambito di applicazione e definizioni; la struttura dell’operazione; le società per la cartolarizzazione dei crediti; le modalità ed efficacia della cessione; l’ambito
d’applicazione dei titoli emessi a fronte dei crediti acquistati; le disposizioni fiscali e di bilancio e la compatibilità con altre operazioni. Viene fatto anche riferimento a quali siano gli aspetti positivi che introduce questa un’innovativa tecnica di finanziamento ma anche gli aspetti negativi, riguardanti i limiti imposti dalla legge alla tipologia di crediti cartolarizzabili, la disciplina fiscale a cui sono assoggettate le ABS e la società veicolo, dubbi interpretativi relativi alla segregazione del patrimonio della società veicolo e alla revocatoria fallimentare in caso di insolvenza dell’originator durante l’operazione. Il capitolo si conclude esaminando i controlli di vigilanza nel processo di cartolarizzazione, le varie modifiche apportate alla legge n.130/99 che ha introdotto la disciplina delle obbligazioni bancarie garantite c.d. covered bonds, e il tema dei crediti deteriorati Non Performin Loan ovvero attività il cui rimborso di capitale e pagamento di interessi risultano incerti sia in merito alla scadenza che all’ammontare dell’esposizione di capitale.
Nel terzo ed ultimo capitolo si passa al contesto internazionale esaminando i principi
contabili internazionali IAS/IFRS introdotti al fine di poter risolvere le divergenze tra le
discipline contabili degli Stati membri dell’Unione Europea, al fine di consentire
un’armonizzazione in materia contabile, che possa permettere una maggiore comparabilità
dei bilanci di società operanti in diversi paesi. Sul contesto della cartolarizzazione ci si
focalizza in riferimento alla derecognition, ovvero la cancellazione dal bilancio di
un’attività finanziaria applicabile sia ai bilanci individuali che a quelli consolidati, quindi, vengono analizzati gli standards IAS39 successivamente sostituito dall’IFRS9, lo IAS 27 Consolidated Financial Statements e il SIC 12 Consolidation – Special Purpose, sostituiti
da un unico standard IFRS10 che elimina alcune incoerenze presenti nei vecchi principi,
rimodulandoli. Successivamente si passa a parlare del comitato di basilea che mira a al
rafforzamento della regolamentazione di vigilanza e le prassi bancarie ed accrescere la stabilità finanziaria del sistema economico internazionale. Analizzando i diversi accordi,
ovvero Basilea1, Basilea2 e Basilea3 con riferimento all’evoluzione del framework sulla
cartolarizzazione, il capitolo si conclude parlando dei recenti regolamenti europei, numero
2017/2401 e 2017/2402, che introducono diverse novità in materia di requisiti patrimoniali
regolamentari, al fine di rispecchiare adeguatamente le caratteristiche delle
cartolarizzazioni STS (Cartolarizzazioni Semplici, Trasparenti e Standardizzate).
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