Tesi etd-09152016-080930 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
CORRADIN, ANNALISA
URN
etd-09152016-080930
Titolo
Proteine salivari nella valutazione dell'efficacia terapeutica del Dekavil nell'artrite reumatoide
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE
Relatori
relatore Giannaccini, Gino
relatore Bazzichi, Laura
correlatore Giusti, Laura
relatore Bazzichi, Laura
correlatore Giusti, Laura
Parole chiave
- artrite reumatoide
Data inizio appello
13/10/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Introduzione
L’artrite reumatoide è una malattia infiammatoria e autoimmune a decorso cronico. Sebbene l’eziopatogenesi non sia ancora del tutto chiarita si può affermare che l’evento principale sia lo sviluppo di un’infiammazione cronica a carico delle articolazioni diartrodiali, la quale conduce ad un danno articolare che mina la funzionalità della giuntura causando disabilità e riduzione della qualità della vita del paziente. Lo sviluppo dell’artrite reumatoide è probabilmente multifattoriale, ovvero il risultato di una combinazione di fattori genetici ed ambientali, molti dei quali ancora sconosciuti. Quello che è noto è che numerosi e diversi fenotipi cellulari, nonché mediatori chimici, giocano un ruolo cruciale nello sviluppo e nella progressione della malattia. Citochine, fattori di crescita, autoanticorpi e prodotti dell’espressione genica rappresentano importanti biomarkers, ovvero parametri utili nella diagnosi, nella valutazione della progressione della patologia e nel monitoraggio della risposta ad una terapia. Un crescente interesse si è sviluppato nei confronti dell’utilizzo della saliva come strumento di indagine, grazie ai vantaggi che essa offre. Il presente lavoro di tesi si è articolato sullo studio del pattern proteico di nove pazienti sottoposti a trattamento con il farmaco biologico Dekavil, mediante analisi proteomica.
Scopo della tesi
Lo scopo di questo lavoro di tesi è stato quello di valutare in primo luogo se il trattamento con il farmaco Dekavil in un gruppo di pazienti affetti da AR fosse in grado di indurre variazioni nelle concentrazioni salivari di GRP78/BiP, 14-3-3σ e calgranulin B, presi come potenziali indicatori dello stato di malattia, a 5 e a 9 settimane dal trattamento. Successivamente valutare se il trattamento inducesse un’alterazione nell’espressione basale del profilo proteico salivare dei pazienti AR.
Materiali e metodi
I campioni di saliva sono stati sottoposti ad elettroforesi bidimensionale; combinando le proprietà dell’isoelettrofocusing con quelle di una SDS-PAGE classica si è ottenuta la separazione della miscela proteica e la caratterizzazione del proteoma salivare.
Risultati e discussione
I risultati ottenuti sia dall’elettroforesi bidimensionale che dall’analisi Western blot, documentano una riduzione dell’espressione delle proteine GRP78/BiP e 14-3-3σ a seguito del trattamento con Dekavil. Per quanto riguarda la GRP78/BiP, la riduzione si osserva dopo 5 settimane di trattamento mentre per la 14-3-3σ una riduzione si osserva dopo 9 settimane. Tuttavia il numero esiguo di pazienti arruolati, unitamente ad una probabile variabilità individuale nelle risposte, al momento non permette una significatività statistica del risultato ad esclusione della proteina 14-3-3σ. Il dato della 14-3-3σ ritrova conferma nell’analisi bidimensionale dove questa proteina risulta seguire lo stesso andamento nei livelli di espressione salivare con una risposta in riduzione significativa a 9 settimane. Un’indagine sui livelli di GRP78/BiP è stata condotta anche sul siero e dai risultati ottenuti non si evince una variazione significativa nel corso della terapia indicando che le concentrazioni proteiche nella saliva non sempre sono un riflesso di quelle presenti nel siero.
L’artrite reumatoide è una malattia infiammatoria e autoimmune a decorso cronico. Sebbene l’eziopatogenesi non sia ancora del tutto chiarita si può affermare che l’evento principale sia lo sviluppo di un’infiammazione cronica a carico delle articolazioni diartrodiali, la quale conduce ad un danno articolare che mina la funzionalità della giuntura causando disabilità e riduzione della qualità della vita del paziente. Lo sviluppo dell’artrite reumatoide è probabilmente multifattoriale, ovvero il risultato di una combinazione di fattori genetici ed ambientali, molti dei quali ancora sconosciuti. Quello che è noto è che numerosi e diversi fenotipi cellulari, nonché mediatori chimici, giocano un ruolo cruciale nello sviluppo e nella progressione della malattia. Citochine, fattori di crescita, autoanticorpi e prodotti dell’espressione genica rappresentano importanti biomarkers, ovvero parametri utili nella diagnosi, nella valutazione della progressione della patologia e nel monitoraggio della risposta ad una terapia. Un crescente interesse si è sviluppato nei confronti dell’utilizzo della saliva come strumento di indagine, grazie ai vantaggi che essa offre. Il presente lavoro di tesi si è articolato sullo studio del pattern proteico di nove pazienti sottoposti a trattamento con il farmaco biologico Dekavil, mediante analisi proteomica.
Scopo della tesi
Lo scopo di questo lavoro di tesi è stato quello di valutare in primo luogo se il trattamento con il farmaco Dekavil in un gruppo di pazienti affetti da AR fosse in grado di indurre variazioni nelle concentrazioni salivari di GRP78/BiP, 14-3-3σ e calgranulin B, presi come potenziali indicatori dello stato di malattia, a 5 e a 9 settimane dal trattamento. Successivamente valutare se il trattamento inducesse un’alterazione nell’espressione basale del profilo proteico salivare dei pazienti AR.
Materiali e metodi
I campioni di saliva sono stati sottoposti ad elettroforesi bidimensionale; combinando le proprietà dell’isoelettrofocusing con quelle di una SDS-PAGE classica si è ottenuta la separazione della miscela proteica e la caratterizzazione del proteoma salivare.
Risultati e discussione
I risultati ottenuti sia dall’elettroforesi bidimensionale che dall’analisi Western blot, documentano una riduzione dell’espressione delle proteine GRP78/BiP e 14-3-3σ a seguito del trattamento con Dekavil. Per quanto riguarda la GRP78/BiP, la riduzione si osserva dopo 5 settimane di trattamento mentre per la 14-3-3σ una riduzione si osserva dopo 9 settimane. Tuttavia il numero esiguo di pazienti arruolati, unitamente ad una probabile variabilità individuale nelle risposte, al momento non permette una significatività statistica del risultato ad esclusione della proteina 14-3-3σ. Il dato della 14-3-3σ ritrova conferma nell’analisi bidimensionale dove questa proteina risulta seguire lo stesso andamento nei livelli di espressione salivare con una risposta in riduzione significativa a 9 settimane. Un’indagine sui livelli di GRP78/BiP è stata condotta anche sul siero e dai risultati ottenuti non si evince una variazione significativa nel corso della terapia indicando che le concentrazioni proteiche nella saliva non sempre sono un riflesso di quelle presenti nel siero.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
Riassunto.pdf | 69.24 Kb |
Tesi.pdf | 4.41 Mb |
Contatta l’autore |