Thesis etd-09152011-083503 |
Link copiato negli appunti
Thesis type
Tesi di laurea specialistica LC5
Author
MANCINI, CRISTINA
URN
etd-09152011-083503
Thesis title
Ristrutturazine urbanistica e realizzazione di centro ippico nell'area "Stalloni" della tenuta di Varramista in Montopoli Val d'Arno
Department
INGEGNERIA
Course of study
INGEGNERIA EDILE - ARCHITETTURA
Supervisors
relatore Prof. Fiorido, Massimo
relatore Prof. Croce, Pietro
relatore Prof. Cutini, Valerio
relatore Prof. Croce, Pietro
relatore Prof. Cutini, Valerio
Keywords
- centro ippico
- ipogeo
- lamellare
Graduation session start date
13/10/2011
Availability
Partial
Release date
13/10/2051
Summary
Questo studio ha preso in esame l’area denominata “Stalloni” nella tenuta di Varramista, localizzata nel comune di Montopoli val d’Arno (PI), proponendo la ristrutturazione urbanistica del sito.
La scelta di prendere in esame tale area è dovuta al particolare contesto di pregio, sia storico che naturalistico, che da sempre caratterizza tutta la tenuta Varramista. Ad oggi “gli stalloni” della tenuta Varramista versano in uno stato di abbandono e avanzato degrado, sia dal punto di vista edilizio che urbanistico.
Studiando i programmi comunali di pianificazione del territorio, analizzando le potenzialità dell’area, soprattutto in relazione alla centralità della zona rispetto alla rete provinciale delle ippovie, si propone la riconversione dell’area attraverso la creazione di un centro ippico destinato al ricovero e allevamento di equini, alla riabilitazione equestre per bambini disabili e ad essere un punto di partenza o sosta per trekking a cavallo lungo le ippovie.
Lo sviluppo del centro ippico si è basato principalmente sullo studio delle attività necessarie al benessere del cavallo e la limitazione maggiore, che poi ha condizionato tutte le scelte progettuali, è la necessità di orientare il campo da gara esterno lungo l’asse nord-sud per permettere una irraggiamento solare adeguato per non compromettere per lo svolgimento delle gare.
Per la distribuzione delle funzioni si è scelto di mantenere una modularità e una linearità, secondo il nuovo asse nord-sud che ruota di 36° ad est rispetto all’attuale distribuzione degli edifici.
Questa scelta distributiva è dovuta alla forte caratterizzazione lineare dell’area, dovuta sia alla distribuzione dei vecchi edifici, sia al disegno della trama dei campi con la regimazione e il controllo delle acque necessarie per l’irrigazione che improntano sul terreno delle fasce parallele.
La scelta di una distribuzione funzionale ha portato all’individuazione di aree con specifiche destinazioni d’uso:
Area destinata al ricovero di utenti esterni e relativi parcheggi dei van;
Area destinata alle competizioni indoor con relativo blocco ristorante direttamente collegata al parcheggio;
Area destinata ai servizi dove troviamo per gli equini e per cavalieri fruitori del centro
Area destinata all’allenamento e alle competizioni outdoor con campo principale con tribune.
La necessità di avere un grande spazio coperto per le competizioni indoor ha portato alla ricerca di una tipologia costruttiva che mitigasse la grandezza dello spazio venutosi a creare che male si integra nell’ambiente circostante. Prendendo spunto dall’architettura ipogea si è deciso di realizzare il campo coperto svuotando il terreno e creando delle fasce che si sollevano da terra creando uno scorcio collinare. E visto che sono fasce di terreno si è riportato l’elemento di copertura verde.
Per permettere l’illuminazione naturale degli ambienti interni si è deciso di traslare in orizzontale e in verticale le fasce componenti la copertura pur mantenendone lo stesso raggio di curvatura.
Si è poi proceduto al dimensionamento e verifica degli elementi strutturali componenti la copertura verde.
La scelta di prendere in esame tale area è dovuta al particolare contesto di pregio, sia storico che naturalistico, che da sempre caratterizza tutta la tenuta Varramista. Ad oggi “gli stalloni” della tenuta Varramista versano in uno stato di abbandono e avanzato degrado, sia dal punto di vista edilizio che urbanistico.
Studiando i programmi comunali di pianificazione del territorio, analizzando le potenzialità dell’area, soprattutto in relazione alla centralità della zona rispetto alla rete provinciale delle ippovie, si propone la riconversione dell’area attraverso la creazione di un centro ippico destinato al ricovero e allevamento di equini, alla riabilitazione equestre per bambini disabili e ad essere un punto di partenza o sosta per trekking a cavallo lungo le ippovie.
Lo sviluppo del centro ippico si è basato principalmente sullo studio delle attività necessarie al benessere del cavallo e la limitazione maggiore, che poi ha condizionato tutte le scelte progettuali, è la necessità di orientare il campo da gara esterno lungo l’asse nord-sud per permettere una irraggiamento solare adeguato per non compromettere per lo svolgimento delle gare.
Per la distribuzione delle funzioni si è scelto di mantenere una modularità e una linearità, secondo il nuovo asse nord-sud che ruota di 36° ad est rispetto all’attuale distribuzione degli edifici.
Questa scelta distributiva è dovuta alla forte caratterizzazione lineare dell’area, dovuta sia alla distribuzione dei vecchi edifici, sia al disegno della trama dei campi con la regimazione e il controllo delle acque necessarie per l’irrigazione che improntano sul terreno delle fasce parallele.
La scelta di una distribuzione funzionale ha portato all’individuazione di aree con specifiche destinazioni d’uso:
Area destinata al ricovero di utenti esterni e relativi parcheggi dei van;
Area destinata alle competizioni indoor con relativo blocco ristorante direttamente collegata al parcheggio;
Area destinata ai servizi dove troviamo per gli equini e per cavalieri fruitori del centro
Area destinata all’allenamento e alle competizioni outdoor con campo principale con tribune.
La necessità di avere un grande spazio coperto per le competizioni indoor ha portato alla ricerca di una tipologia costruttiva che mitigasse la grandezza dello spazio venutosi a creare che male si integra nell’ambiente circostante. Prendendo spunto dall’architettura ipogea si è deciso di realizzare il campo coperto svuotando il terreno e creando delle fasce che si sollevano da terra creando uno scorcio collinare. E visto che sono fasce di terreno si è riportato l’elemento di copertura verde.
Per permettere l’illuminazione naturale degli ambienti interni si è deciso di traslare in orizzontale e in verticale le fasce componenti la copertura pur mantenendone lo stesso raggio di curvatura.
Si è poi proceduto al dimensionamento e verifica degli elementi strutturali componenti la copertura verde.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
Indice.pdf | 43.56 Kb |
Introduzione.pdf | 41.76 Kb |
8 file non consultabili su richiesta dell’autore. |