Tesi etd-09152010-184554 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
MORA, CARLA
URN
etd-09152010-184554
Titolo
IL GOVERNO DELLE PRIVATIZZAZIONI IN ITALIA.
Ruolo ed orientamenti degli esecutivi Amato e Ciampi (1992-1994).
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
POLITICHE E RELAZIONI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Prof. Cini, Marco
Parole chiave
- Amato
- Ciampi
- nocciolo duro
- privatizzazioni
- public company
- superholding
Data inizio appello
04/10/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
04/10/2050
Riassunto
Anni Novanta. L'Italia sta vivendo uno dei suoi periodi più duri, la crisi economica è forte e la magistratura sta gradualmente disgregando il sistema politico causando una generale instabilità.
È in questo contesto che vengono formati due governi tecnici, il primo guidato da Giuliano Amato e il secondo dall'ex presidente della Banca d'Italia, Carlo Azeglio Ciampi. La durata di entrambi è molto breve ma, nonostante ciò, riescono a portare a compimento un obiettivo importante, che già da tempo alcuni politici cercavano di raggiungere: la dismissione delle principali aziende e istituti di credito di proprietà statale.
Nell'elaborato, dopo un breve excursus storico sulla situazione politica ed economica italiana a cavallo tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta, si passa alla descrizione dei principali modelli di privatizzazione adottati dal Regno Unito (public company) e dalla Francia (noyau dur) i quali hanno fortemente influenzato le scelte italiane.
Il tema centrale del testo è un' analisi delle opinioni, delle idee e delle posizioni che i politici, gli economisti e gli industriali hanno assunto e che hanno influenzato le leggi e i decreti emanati in tema di dismissioni dai governi degli anni Novanta.
Accanto all'analisi delle principali norme varate in quel periodo, tra le quali ricordiamo la legge 218 del 1990, la Legge 35 del gennaio '92 e l'importantissimo Decreto Legge n. 333, troviamo i progetti elaborati in materia di privatizzazione del ministro Guarino, promotore delle superholding; dall'ex presidente dell'IRI Romano Prodi, sostenitore della vendita delle imprese statali mediante asta pubblica e di Confindustria che puntava ad organizzare una vendita, in breve tempo, di tutte le imprese statali partendo dalle banche.
Durante il governo Ciampi, una volta fissato il piano da seguire per avviare le dismissioni, sorge un nuovo problema: quale modello seguire per vendere? Creare delle Public companies all'inglese come proposto da Prodi o formare nuclei stabili alla francese, come preferito dal ministro Savona e da Visentini? Anche in questo caso vengono analizzate attentamente le diverse posizioni assunte e le opinioni di politici, economisti e industriali.
L'obiettivo del lavoro è capire, attraverso la voce di chi in quegli anni ha partecipato attivamente ai dibattiti sulle privatizzazioni, come e perché sono state fatte quelle scelte e se hanno influenzato il sistema economico moderno.
È in questo contesto che vengono formati due governi tecnici, il primo guidato da Giuliano Amato e il secondo dall'ex presidente della Banca d'Italia, Carlo Azeglio Ciampi. La durata di entrambi è molto breve ma, nonostante ciò, riescono a portare a compimento un obiettivo importante, che già da tempo alcuni politici cercavano di raggiungere: la dismissione delle principali aziende e istituti di credito di proprietà statale.
Nell'elaborato, dopo un breve excursus storico sulla situazione politica ed economica italiana a cavallo tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta, si passa alla descrizione dei principali modelli di privatizzazione adottati dal Regno Unito (public company) e dalla Francia (noyau dur) i quali hanno fortemente influenzato le scelte italiane.
Il tema centrale del testo è un' analisi delle opinioni, delle idee e delle posizioni che i politici, gli economisti e gli industriali hanno assunto e che hanno influenzato le leggi e i decreti emanati in tema di dismissioni dai governi degli anni Novanta.
Accanto all'analisi delle principali norme varate in quel periodo, tra le quali ricordiamo la legge 218 del 1990, la Legge 35 del gennaio '92 e l'importantissimo Decreto Legge n. 333, troviamo i progetti elaborati in materia di privatizzazione del ministro Guarino, promotore delle superholding; dall'ex presidente dell'IRI Romano Prodi, sostenitore della vendita delle imprese statali mediante asta pubblica e di Confindustria che puntava ad organizzare una vendita, in breve tempo, di tutte le imprese statali partendo dalle banche.
Durante il governo Ciampi, una volta fissato il piano da seguire per avviare le dismissioni, sorge un nuovo problema: quale modello seguire per vendere? Creare delle Public companies all'inglese come proposto da Prodi o formare nuclei stabili alla francese, come preferito dal ministro Savona e da Visentini? Anche in questo caso vengono analizzate attentamente le diverse posizioni assunte e le opinioni di politici, economisti e industriali.
L'obiettivo del lavoro è capire, attraverso la voce di chi in quegli anni ha partecipato attivamente ai dibattiti sulle privatizzazioni, come e perché sono state fatte quelle scelte e se hanno influenzato il sistema economico moderno.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
La tesi non è consultabile. |