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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09152008-195041


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
BIUNNO, GIAMBATTISTA
URN
etd-09152008-195041
Titolo
Progetto di porto turistico in localita' Monopoli (BA)
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA CIVILE
Relatori
Relatore Prof. Pagliara, Stefano
Relatore Prof. Milano, Valerio
Parole chiave
  • porto turistico
  • turistico
  • porto
  • monopoli
Data inizio appello
06/10/2008
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/10/2048
Riassunto
Ho deciso di rendere oggetto di tesi la progettazione di un porto turistico per una serie di motivi. Da un lato ho avuto, per la prima volta, la possibilità di confrontarmi con le istituzioni della mia Regione ( “la Puglia”), nella ricerca del materiale utile per la progettazione ( Regione, comuni, capitaneria di porto della zona, nonché aziende ed enti preposti agli studi dei fondali); e dall’altra di mettere in pratica gli insegnamenti acquisiti nel corso degli studi, in particolar modo quelli relativi all’indirizzo del mio Corso di Laurea.
Il progetto di un porto turistico deve essere sempre preceduto da una serie di indagini e studi preliminari, così da ottenere le informazioni principali che influenzeranno il risultato finale sotto il profilo tecnico, ambientale ed economico.
Lo studio è stato, quindi, diviso in due parti:
• la prima, preliminare, in cui ho proceduto, nell’ordine, ad individuare il sito, effettuare lo studio meteo marino al fine di conoscere il comportamento e le caratteristiche delle onde in arrivo sul litorale in oggetto e, quindi, redigere i piani d’onda (necessari in fase progettuale).
• una seconda fase prettamente progettuale, in cui sono state dimensionate e verificate (in base alla legislazione vigente e, talvolta, in base a regole di buona pratica costruttiva) tutte le opere presenti nell’infrastruttura portuale: dai moli, che proteggono lo spazio interno, costituiti da una scogliera (su cui poggia il muro paraonde) e da una mantellata in massi artificiali che la proteggono dall’energia delle mareggiate, ai pontili (la cui scelta è ricaduta su quelli galleggianti al fine di rendere più flessibile l’utilizzo degli spazi interni), fino ai banchinamenti (tutti non riflettenti per non amplificare le onde di piccola lunghezza che si propagano all’interno dell’area portuale).
Un punto fondamentale del mio lavoro di tesi, è stato soprattutto quello di riuscire a inserire l’opera in un complesso paesaggistico (in alcuni tratti non ancora violentato dalla mano dell’uomo ) e di riqualificazione di alcuni siti ( ex edifici della Italcementi- LOTTO 1 e depositi di carburante della Esso- LOTTO2) che rappresentano una barriera tra la città e il mare, cercando di riunire l’antico legame tra la popolazione monopolitana ed il mare. Non a caso, l’attuale tendenza dell’ingegneria costiera, è indirizzata verso una maggiore armonia con l’ambiente. Appare, dunque, appropriata la citazione leonardesca “Ne coneris contra ictum fluctus: fluctus obsequio blandiuntur “, che significa che la “ Natura non va affrontata di forza, ma va blandita con saggezza”.
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