Tesi etd-09142020-154126 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PUCCINI, ADRIANO
URN
etd-09142020-154126
Titolo
La pieve di San Genesio: proposta di un metodo di ricostruzione.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
ARCHEOLOGIA
Relatori
relatore Prof. Cantini, Federico
correlatore Prof. Belcari, Riccardo
correlatore Dott. Carrera, Francesco
correlatore Prof. Belcari, Riccardo
correlatore Dott. Carrera, Francesco
Parole chiave
- Archeologia
- Autocad
- fotogrammetria
- ricostruzione 3d
- San Genesio
Data inizio appello
28/09/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/09/2090
Riassunto
Questo studio nasce dall’idea di proporre un modello numerico, che sarà articolato sia in viste tridimensionali che bidimensionali, della fase romanica di XII secolo della chiesa di San Genesio (San Miniato – PI), di cui oggi rimangono solo porzioni delle fondazioni. In mancanza di testimonianze materiali dell’elevato, la ricostruzione non ha potuto prescindere dall’individuazione di confronti e di rapporti ricorrenti tra le dimensioni volumetriche delle architetture ecclesiastiche di stile ed epoca affine, dunque con particolare attenzione alle chiese romaniche a tre navate costruite tra XI e XIII secolo. Si è perciò proceduto all’individuazione di un insieme di edifici, in un raggio di circa 90 km dal sito di San Genesio, fatta eccezione per le chiese misurate e campionate da piante, sezioni e prospetti e per la chiesa di San Simplicio ad Olbia, in Sardegna, prefissandosi un numero di campioni pari a 100, statisticamente significativo.Le misure rilevato hanno consentito di individuare rapporti dimensionali ricorrenti che poi sono stati utilizzati nella ricostruzione dell’elevato del nostro edificio.
Quest’ultima è stata finalizzata anche alla verifica delle possibilità applicative delle sempre più particolareggiate e diffuse modellazioni in 3D, al di là del loro mero apporto iconografico e divulgativo.La realizzazione di un modello virtuale può infatti essere uno strumento utile per comprendere aspetti sia costitutivi che formali della struttura, oltre che le eventuali difficoltà incontrate nella sua costruzione, riscontrabili ad esempio negli interventi di consolidamento o rifacimento della struttura in seguito a crolli, testimoniati anche archeologicamente; la realizzazione di un modello matematico della struttura e delle sue componenti può inoltre rendere estremamente più veloci e precise eventuali analisi quantitative: volumi, superfici, peso dei materiali impiegati, quantità di elementi componenti la copertura , etc. La ricostruzione congetturale digitale si configura essa stessa come ricerca, rappresentando un momento d’indagine sia sul bene in sé, sia sul suo rapporto con l’ambiente circostante.
Quest’ultima è stata finalizzata anche alla verifica delle possibilità applicative delle sempre più particolareggiate e diffuse modellazioni in 3D, al di là del loro mero apporto iconografico e divulgativo.La realizzazione di un modello virtuale può infatti essere uno strumento utile per comprendere aspetti sia costitutivi che formali della struttura, oltre che le eventuali difficoltà incontrate nella sua costruzione, riscontrabili ad esempio negli interventi di consolidamento o rifacimento della struttura in seguito a crolli, testimoniati anche archeologicamente; la realizzazione di un modello matematico della struttura e delle sue componenti può inoltre rendere estremamente più veloci e precise eventuali analisi quantitative: volumi, superfici, peso dei materiali impiegati, quantità di elementi componenti la copertura , etc. La ricostruzione congetturale digitale si configura essa stessa come ricerca, rappresentando un momento d’indagine sia sul bene in sé, sia sul suo rapporto con l’ambiente circostante.
File
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