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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09142019-164049


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
SANTORI, CAROLINA
URN
etd-09142019-164049
Titolo
Snodi problematici e questioni applicative del principio di completezza delle indagini preliminari
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Marzaduri, Enrico
Parole chiave
  • indagini preliminari
  • grado di accertamento
  • completezza delle indagini preliminari
  • avocazione
  • attività investigativa
  • meccanismi correttivi
Data inizio appello
07/10/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
07/10/2089
Riassunto
La tematica del principio di “tendenziale” completezza delle indagini preliminari è uno dei più intricati nodi che presenta il nostro sistema penale non fosse altro perché l’impianto normativo, con la collocazione dell’obbligo dell’esercizio dell’azione penale a conclusione delle indagini preliminari (magari anche lunghe e particolarmente complesse), reclama adeguate regole per la gestione dell’attività investigativa in modo da garantire un lineare percorso della vicenda processuale.
Con il presente elaborato l’attenzione si è concentrata proprio sull’analisi del suddetto principio esaminandolo nel suo valore intrinseco ed estrinseco, partendo dalle sue origini fino ad arrivare a coglierne l’attuale significato. Com’è noto il principio di completezza delle indagini è nato per garantire un corretto esercizio dell’azione penale; tuttavia nel corso degli anni ha subito un’evoluzione di notevole importanza: non può di certo sfuggire che il principio plasma, ad oggi, altre e ulteriori avvertite esigenze come quelle deflative e di economia processuale.
Nel prosieguo della trattazione, l’attenzione si è poi spostata sull’attività investigativa svolta dal titolare dell’azione penale cosicché è stato possibile analizzare il grado di completezza degli atti di indagine raccolti non solo nell'ambito del procedimento ordinario, ma anche nei procedimenti alternativi (speciali e differenziati) presenti nel nostro ordinamento.
Infine, sono stati esaminati i possibili rimedi utilizzabili contro l'eventuale incompletezza riscontrata nell'attività espletata dal P.M. Lo studio si è concentrato proprio sui vari metodi correttivi ed integrativi che possono essere adoperati, in particolare dal giudice, per colmare vuoti e lacune creati dall’organo della pubblica accusa.
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