Effetti delle colture di copertura sulle dinamiche dell'azoto nel terreno.
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Prof. Mazzoncini, Marco
Parole chiave
azoto
cover crop
sovescio
Data inizio appello
07/10/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
Lo scopo della ricerca è stato quello di verificare l’effetto della pratica del sovescio di una consociazione di orzo (Hordeum vulgare L.) e veccia (Vicia sativa L.) sulla presenza di N nel terreno sia come N totale che nella sua forma nitrica. Il sovescio è stato effettuato in un sistema colturale biologico, ed il suo effetto è stato comparato con l’assenza di cover crop nel periodo invernale in un sistema convenzionale, per l’occasione non concimato. Sono stati prelevati campioni di terreno a diverse profondità e in tre momenti dell’anno. Inoltre sono stati prelevati campioni di vegetali, sia della biomassa del sovescio, in aprile, sia della biomassa della coltura in successione: il mais, in giugno. Sui campioni di terreno sono stati determinati: contenuto in sostanza organica, azoto totale, azoto nitrico, nitroso e ammoniacale; sui vegetali: produzione di biomassa di orzo, veccia, infestanti e mais, loro concentrazione di N e relative asportazioni. Dai risultati ottenuti durante l’annata 2012-2013 e dalla comparazione di questi con i dati storici disponibili per i campi oggetto della sperimentazione, è stato possibile evidenziare che la pratica del sovescio, associata ad un sistema biologico, è potenzialmente in grado di incrementare il contenuto di sostanza organica nei terreni rispetto ad un sistema convenzionale. Il sovescio ha dimostrato di avere un effetto positivo anche sulla concentrazione di azoto nel terreno, e sulla presenza di forme dell’elemento disponibili per la coltura in successione. Il mais nel sistema biologico ha raggiunto una produzione di biomassa maggiore ed ha assimilato una quota maggiore di azoto al momento del campionamento (stadio 6° foglia) rispetto a quello coltivato nel sistema convenzionale. La maggiore presenza di azoto nei terreni dove è stato praticato il sovescio non è però mai stata tale da esporre il terreno a fenomeni di intensa lisciviazione.