Tesi etd-09132021-174723 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
DIBARI, MARIA SERENA
URN
etd-09132021-174723
Titolo
Intelligenza Artificiale e Diritti di Proprietà Intellettuale. Profili e rilievi critici della tutela brevettuale delle invenzioni "artificiali".
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Kutufà, Ilaria
Parole chiave
- brevetto
- IA
- Intelligenza artificiale
- proprietà industriale
- proprietà intellettuale
- robotica
Data inizio appello
27/09/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/09/2091
Riassunto
L'elaborato di tesi indaga l'impatto che particolari tecnologie di Intelligenza Artificiale, in grado di simulare l'intelletto umano e generare output all'apparenza creativi ed inventivi, hanno sul sistema dei diritti di proprietà intellettuale.
L'interrogativo centrale riguarda l'opportunità di proteggere o meno, tramite la privativa brevettuale, le invenzioni generate in modo autonomo da macchine intelligenti.
Per rispondere a tale interrogativo, dopo aver indagato cosa sia l’intelligenza artificiale e come essa funzioni, è stata analizzata la disciplina nazionale ed europea del diritto brevettuale (d.lgs. 30/2005 Codice della Proprietà Industriale e la Convenzione sul brevetto europeo) al fine di individuarne la ratio soggiacente.
Una volta delineati gli aspetti principali in tema di tutela brevettuale e intelligenza artificiale, si è cercato di individuare in che modo e fino a che punto la normativa vigente possa essere adattata e applicata a questo nuovo scenario. E' emerso che, sebbene allo stato attuale non sia possibile designare come inventore un sistema di IA, le invenzioni da questi prodotte appaiono meritevoli di tutela. Successivamente, si è, quindi, cercato di individuare a quali soggetti umani sia possibile attribuire i diritti morali e patrimoniali nascenti dalla privativa. Infine, si è analizzato lo scenario opposto della caduta in pubblico dominio delle invenzioni “artificiali” nella particolare ipotesi in cui non sia possibile individuare alcun contributo umano al loro sviluppo.
L'interrogativo centrale riguarda l'opportunità di proteggere o meno, tramite la privativa brevettuale, le invenzioni generate in modo autonomo da macchine intelligenti.
Per rispondere a tale interrogativo, dopo aver indagato cosa sia l’intelligenza artificiale e come essa funzioni, è stata analizzata la disciplina nazionale ed europea del diritto brevettuale (d.lgs. 30/2005 Codice della Proprietà Industriale e la Convenzione sul brevetto europeo) al fine di individuarne la ratio soggiacente.
Una volta delineati gli aspetti principali in tema di tutela brevettuale e intelligenza artificiale, si è cercato di individuare in che modo e fino a che punto la normativa vigente possa essere adattata e applicata a questo nuovo scenario. E' emerso che, sebbene allo stato attuale non sia possibile designare come inventore un sistema di IA, le invenzioni da questi prodotte appaiono meritevoli di tutela. Successivamente, si è, quindi, cercato di individuare a quali soggetti umani sia possibile attribuire i diritti morali e patrimoniali nascenti dalla privativa. Infine, si è analizzato lo scenario opposto della caduta in pubblico dominio delle invenzioni “artificiali” nella particolare ipotesi in cui non sia possibile individuare alcun contributo umano al loro sviluppo.
File
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Tesi non consultabile. |