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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09132021-144841


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ULIVI, VIRGINIA
URN
etd-09132021-144841
Titolo
La dieta chetogenica come terapia nei bambini epilettici farmacoresistenti: revisione della letteratura e nuovi approcci di trattamento.
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Prof.ssa Gargini, Maria Claudia
relatore Dott. Orsini, Alessandro
Parole chiave
  • drug resistent
  • children
  • epilepsy
  • ketogenic diet
Data inizio appello
04/10/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
04/10/2091
Riassunto
La dieta chetogenica rappresenta una delle prime forme di dietoterapia nella storia nata come alternativa, molto più sostenibile, al digiuno prolungato, ma comunque in grado di riprodurne gli effetti metabolici. La KDC è infatti un protocollo normocalorico, normoproteico, iperlipidico (contenuto lipidico pari al 90% dell’apporto calorico giornaliero) e ipoglucidico (carboidrati tra il 2-5%) che rappresenta ancora oggi il trattamento anticonvulsivo di riferimento. Attraverso l’approfondimento di studi presenti in letteratura è emerso che almeno la metà dei pazienti risponde alla terapia con una riduzione significativa della frequenza delle crisi ed essa è attualmente impiegata con successo in varie forme di epilessia infantile. Inoltre, in determinate condizioni come deficit di GLUT-1 e deficit di PDH si è rivelata essere il trattamento di prima scelta, ancor prima del fallimento alla terapia farmacologica. Il presente elaborato vuole sottolineare come la dieta chetogenica, per molto tempo etichettata soltanto come ‘terapia palliativa’ , ha negli ultimi anni sempre più interessato la comunità scientifica al punto di estenderne il possibile utilizzo anche in altre patologie quali Alzheimer, Parkinson, cefalea, diabete e sindrome metabolica. Le linee guida riportate in questo lavoro sono oggi utilizzate per la gestione clinica della KD nei bambini, gestione che risulta complessa e articolata poiché deve tener conto di una serie di fattori come il rapporto tra i macronutrienti, il livello di chetosi indotto, l’integrazione e i possibili effetti collaterali. Sebbene i meccanismi antiepilettici non siano del tutto chiari, alla luce di diversi studi appare evidente l’implicazione dei corpi chetonici e degli acidi grassi polinsaturi nei processi anticonvulsivi ed il ruolo degli ormoni peptidici come fini modulatori delle crisi. I risultati odierni suggeriscono indagini future sui possibili mediatori della KD, con particolar attenzione ai neuropeptidi, e sulle implicazioni metaboliche a lungo termine.
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