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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09132020-195532


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
RICCI, FRANCESCA
URN
etd-09132020-195532
Titolo
Studio osteoarcheologico e paleopatologico di un campione di inumati dal cimitero medievale della Pieve di San Pietro in Pava (Siena).
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
ARCHEOLOGIA
Relatori
relatore Prof. Fornaciari, Gino
Parole chiave
  • Pieve di San Pietro in Pava (Siena)
  • osteoarcheologia
  • paleopatologia
  • inumati
  • studio osteoarcheologico
  • studio paleopatologico
  • cimitero medievale
Data inizio appello
28/09/2020
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Il presente progetto si occupa di indagare un campione di inumati, pari al numero di 30, provenienti dal cimitero medievale della Pieve di San Pietro in Pava, appartenenti specificamente al periodo compreso fra X e XII secolo d.C.
Questo studio fornisce una visione parziale dello stile di vita e delle attività occupazionali della popolazione.
La Pieve vede nel tempo una lunga continuità di occupazione, indagata in plurime indagini archeologiche, delle quali quelle utili al fine della ricerca si sono svolte fra il 2007 ed il 2010, evidenziando le fasi di costruzione susseguite nel tempo, a partire da una villa ad aula absidata, compresa fra II e V secolo d.C., fino a giungere alla definitiva costruzione protoromanica di X-XII sec. d.C., passando attraverso una chiesa paleocristiana (seconda metà V secolo d.C.) ed una chiesa altomedievale (VII-X secolo d.C) ed una cospicua area cimiteriale.
L’indagine si concentra sullo svolgimento di analisi antropologiche volte allo stabilire il sesso e l’età alla morte degli individui, la loro statura, lo sviluppo muscolare, indice di attività occupazionali, implementate da considerazioni paleopatologiche, atte ad indagare affezioni scheletriche, quali artropatie, affezioni dentoalveolari e patologie primitive dell‘osso, quali ad esempio osteomi.
Il campione è composto per la quasi totalità da individui adulti, di cui la maggior parte rappresentati da soggetti di sesso maschile, seppure un’età più elevata sia raggiunta dalla popolazione femminile analizzata.
La statura media oscilla fra i 168 cm per gli uomini ed i 160 cm per le donne, con uno scarto di 8 cm fra i due sessi, in accordo con la media contemporanea.
Una delle affezioni più frequenti è quella causata dall’insorgenza di artrosi, che si concentra maggiormente in particolari distretti articolari, delegati allo svolgimento di movimenti legati al ripetersi di occupazioni pesanti. A conclusione simile conduce lo studio dei marcatori muscolo scheletrici, evidenziando uno sviluppo muscolare piuttosto elevato e dunque certamente conseguente ad attività fisiche di forte intensità, in particolar modo fra la popolazione di sesso maschile, con una maggior comparsa di lesioni entesopatiche. L’analisi del distretto spinale continua a confermare ciò di cui sopra, con affezioni generalmente più diffuse fra i soggetti di sesso maschile.
Durante lo studio si è posta attenzione agli indicatori di stress scheletrici, mediante l’osservazione di linee ipoplastiche comparse sulla superficie dentale a seguito generalmente di carenze nutrizionali e stati morbosi, con un’età media di insorgenza compresa fra i 2 ed i 5 anni.
Una sezione fondamentale della ricerca si basa sullo studio dell’apparato dentale, con un’attenzione specifica sulle carie, comuni al 60% del campione. Estremamente comune appare anche il riassorbimento alveolare, presente, generalmente in forma lieve, sulla quasi totalità del campione.
Le perdite intravitali interessano più della metà degli individui osservati, con una minima disuguaglianza fra campione femminile, più colpito, e quello maschile.
Un individuo di sesso maschile presenta un piccolo osteoma nel seno frontale, un ulteriore individuo maschile mostra una lesione da taglio sul distretto parietale sinistro ed un ultimo soggetto, sempre di sesso maschile è affetto da ossificazione della cartilagine tiroidea.
L’ipotesi è che si trattasse di una popolazione lavoratrice, dedita principalmente all’attività agricola, di ceto sociale medio-basso e con una condizione igienico-sanitaria e patologica piuttosto scarsa.
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