• previdenza complementare
• previdenza complementare in Europa
• previdenza pubblica
• rischio longevità
• struttura per età

Al fine di alleviare la crescente pressione sui conti pubblici e ripristinare le condizioni di sostenibilità degli assetti previdenziali, negli ultimi 15 anni la maggior parte degli Stati membri ha attuato progetti di riforma dei propri regimi pensionistici, se pur con gradi di urgenza e pervasività diversi, in ragione principalmente del diverso tasso di incidenza delle pensioni sulla spesa pubblica complessiva. In generale, gli interventi legislativi hanno seguito due direttrici: in primo luogo la riforma dei sistemi pensionistici pubblici a ripartizione, finalizzata a posticipare l’età pensionabile; in secondo luogo l’istituzione o il rafforzamento di pilastri a capitalizzazione obbligatoria o quasi-obbligatoria di matrice privata.
Prendendo le mosse dalle suddette considerazioni, il presente lavoro si propone di esaminare i caratteri strutturali e le tendenze evolutive della previdenza pubblica e complementare in Italia e in Europa (con particolare riferimento a Francia e Inghilterra), le tendenze evolutive del processo di invecchiamento demografico in Italia e in Europa ed il connesso rischio longevità, ed infine si propone di riesaminare l’attuale sistema pubblico a ripartizione italiano per renderlo, da un lato, più efficiente dal punto di vista delle risorse necessarie ad alimentarlo e, dall’altro, più flessibile nell’adattarsi ai mutamenti economici e demografici.