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Crisi finanziarie, bancarie, mutamenti e sbilanciamenti nella struttura patrimoniale e finanziaria delle imprese e tutte le altre debolezze derivanti dalla stretta interconnessione tra banche italiane e PMI hanno dato origine e incrementato una stretta creditizia che ha indotto le imprese a ricercare fonti di finanziamento alternative e complementari al canale bancario, sia per la gestione ordinaria delle proprie attività sia per investire in sviluppo e recupero della competitività a livello internazionale.
Il fenomeno della disintermediazione bancaria diventa perciò uno strumento fisiologico per fronteggiare il fabbisogno finanziario delle imprese.
Per favorire il superamento della crisi, il Legislatore ha rivisitato l’impianto normativo che disciplina, tra gli altri, uno dei possibili strumenti finanziari, complementari al credito bancario, a favore delle piccole e medie imprese: il minibond. L’elaborato continua analizzando il processo di emissione di minibond, le fasi che lo caratterizzano, i soggetti coinvolti e la quotazione sul mercato ExtraMOT PRO.
Verranno descritte poi le iniziative intraprese da Borsa Italiana al fine di avvicinare le piccole e medie imprese al mercato dei capitali. Il progetto Elite: una piattaforma di servizi integrati pensata e creata per supportare e promuovere i progetti di crescita organizzativa e manageriale delle PMI più meritevoli. Il mercato AIM Italia: mercato di Borsa Italiana ideato per le PMI più dinamiche e competitive del nostro Paese. Analizzeremo il processo di quotazione, i vantaggi e gli svantaggi insiti nella scelta di quotarsi e l’evoluzione del mercato nei primi cinque anni di vita.
L’elaborato si conclude con lo studio del caso Giglio Group Spa, società che ha emesso un minibond da 3,5 milioni di euro e che si è quotata sul mercato AIM nell’agosto 2015.