Tesi etd-09132012-155226 |
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Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
FORMISANO, GIORGIO
URN
etd-09132012-155226
Titolo
Utilizzo di sanse vergini di oliva denocciolare e di semi di lino estrusi nella dieta di agnelli da carne: effetti sulla qualità della carne e sullo stato di ossidazione dei lipidi intramuscolari
Settore scientifico disciplinare
AGR/19
Corso di studi
PRODUZIONI ANIMALI, SANITA' E IGIENE DEGLI ALIMENTI NEI PAESI A CLIMA MEDITERRANEO
Relatori
tutor Ferruzzi, Guido
correlatore Serra, Andrea
correlatore Prof. Mele, Marcello
correlatore Serra, Andrea
correlatore Prof. Mele, Marcello
Parole chiave
- acidi grassi
- cops
- lino
- sansa
- tbars
Data inizio appello
21/09/2012
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’uso dei semi di lino estruso nella dieta dei ruminanti ha lo scopo di aumentare la concentrazione degli acidi grassi polinsaturi nella carne ed in particolare LNA, n-3Pufa e CLA ( acido linoleico coniugato). Tuttavia, l’aumento di questi di acidi modifica la suscettibilità del grasso della carne all’ossidazione. L’uso di antiossidanti nella dieta può essere una soluzione per evitare questo problema; a tale scopo, nel presente studio, si è utilizzato come fonte di vitamina E della sansa di olive denocciolata.
Ai fini sperimentali sono stati impiegati 32 agnelli maschi di razza Appenninica provenienti da un unico allevamento e trasferiti all’età di circa 40 giorni presso la Sezione Sperimentale del Dipartimento di Biologia Applicata dell’Università degli Studi di Perugia e ripartiti in 4 gruppi sperimentali corrispondenti ad altrettanti trattamenti alimentari caratterizzati da una dieta costituita dal 30% di fieno di graminacee e dal 70% di concentrati sperimentali: un controllo (C) caratterizzato da una bassa percentuale lipidica ed un elevato contenuto in carboidrati non strutturali e tre mangimi sperimentali caratterizzati da due fonti lipidiche: lino (L), sansa denocciolata essiccata (S) ed un mix delle due fonti (SL). Dopo un periodo di adattamento alle diete sperimentali di 20 giorni, la prova ha avuto la durata di 40 giorni. Dalle carcasse è stato prelevato il muscolo Longissimus dorsi la cui sezione centrale è stata conservata a -80°C fino alla determinazione della composizione acidica della frazione lipidica. Una parte del muscolo è stato conservato a 4°C in atmosfera controllata e su questo sono state eseguite delle analisi per determinare il contenuto di antiossidanti e di ossidi dei lipidi; tali analisi sono state ripetute a 0, 4, 7 e 11 giorni. Dai risultati si evince che la sansa ha aumentato il contenuto di antiossidanti nella carne (+52%), in particolare il livello di tocoferoli, che rimane elevato anche dopo 11 giorni di conservazione. Le diete con sansa (S ed SL) hanno inoltre comportato una maggiore protezione della carne contro l'ossidazione dei lipidi.
Ai fini sperimentali sono stati impiegati 32 agnelli maschi di razza Appenninica provenienti da un unico allevamento e trasferiti all’età di circa 40 giorni presso la Sezione Sperimentale del Dipartimento di Biologia Applicata dell’Università degli Studi di Perugia e ripartiti in 4 gruppi sperimentali corrispondenti ad altrettanti trattamenti alimentari caratterizzati da una dieta costituita dal 30% di fieno di graminacee e dal 70% di concentrati sperimentali: un controllo (C) caratterizzato da una bassa percentuale lipidica ed un elevato contenuto in carboidrati non strutturali e tre mangimi sperimentali caratterizzati da due fonti lipidiche: lino (L), sansa denocciolata essiccata (S) ed un mix delle due fonti (SL). Dopo un periodo di adattamento alle diete sperimentali di 20 giorni, la prova ha avuto la durata di 40 giorni. Dalle carcasse è stato prelevato il muscolo Longissimus dorsi la cui sezione centrale è stata conservata a -80°C fino alla determinazione della composizione acidica della frazione lipidica. Una parte del muscolo è stato conservato a 4°C in atmosfera controllata e su questo sono state eseguite delle analisi per determinare il contenuto di antiossidanti e di ossidi dei lipidi; tali analisi sono state ripetute a 0, 4, 7 e 11 giorni. Dai risultati si evince che la sansa ha aumentato il contenuto di antiossidanti nella carne (+52%), in particolare il livello di tocoferoli, che rimane elevato anche dopo 11 giorni di conservazione. Le diete con sansa (S ed SL) hanno inoltre comportato una maggiore protezione della carne contro l'ossidazione dei lipidi.
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tesi_For...orgio.pdf | 5.25 Mb |
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