Tesi etd-09132011-123200 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
BARBIERI, GIULIA
URN
etd-09132011-123200
Titolo
Preparazione e valutazione in vitro di compresse vaginali per il rilascio controllato di clotrimazolo
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE
Relatori
relatore Dott.ssa Monti, Daniela
relatore Dott. Egiziano, Emanuele
relatore Dott. Egiziano, Emanuele
Parole chiave
- antifungini
- clotrimazolo
- compresse vaginali
- vaginal drug delivery
Data inizio appello
19/10/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
19/10/2051
Riassunto
La vaginite è un’infiammazione della vagina e della vulva che può causare irritazione, dolore, prurito ed aumento delle secrezioni. Essa può essere causata da microrganismi della flora esogena vaginale (ad esempio Trichonomas vaginalis), anche se nella maggior parte dei casi è la flora già presente all’interno della vagina (ad esempio Gardnerella vaginalis e Candida albicans) a causare tale patologia.
Il trattamento di prima scelta di questa patologia è rappresentato da antibatterici per via orale, la cui somministrazione determina tuttavia non pochi effetti collaterali. Un’efficace alternativa è rappresentata dalle forme farmaceutiche per uso vaginale, in grado di esplicare sia un’azione locale che sistemica, di ridurre gli effetti indesiderati ed di evitare il metabolismo di primo passaggio. Tra le formulazioni vaginali vi sono le compresse, progettate per dissolversi nella cavità vaginale e rilasciare il farmaco per diverse ore; esse possono essere formulate utilizzando polimeri idrofili erodibili, che, una volta idratati, si erodono in superficie, rilasciando lentamente il principio attivo.
La possibilità di somministrare compresse vaginali a rilascio controllato di farmaci antibatterici ed antifungini, per il trattamento delle vaginiti, offre molti vantaggi, tra cui la possibilità di ridurre le somministrazioni giornaliere, migliorando la compliance del paziente.
La presente tesi ha avuto come scopo principale quello di valutare le caratteristiche tecnologiche di compresse ad uso vaginale opportunamente preparate per il rilascio controllato di clotrimazolo. È stato studiato il comportamento tecnologico dei polimeri quali lo Psillio e l’idrossipropilmetil cellulosa, allo scopo di stabilirne le caratteristiche funzionali e la loro capacità di controllare il rilascio del principio attivo. È stata valutata l’influenza di agenti tensioattivi quali il Cremophor A25, aggiunto alle formulazioni in quantità sufficiente ad aumentare la bagnabilità delle compresse stesse. Infine, è stata misurata sia la capacità del farmaco di accumularsi nella mucosa vaginale che quella di permeare attraverso la mucosa mediante uno studio di permeazione transmucosale.
Il lavoro di tesi si è quindi sviluppato nelle seguenti fasi:
1) messa a punto di un’appropriata metodica analitica all’HPLC per l’analisi quantitativa del clotrimazolo;
2) preparazione delle compresse vaginali a base di clotrimazolo e polimeri funzionali al controllo del rilascio, con e senza agente bagnante;
3) valutazione delle caratteristiche tecnologiche delle compresse vaginali: studio di dissoluzione, swelling, bagnabilità e rilascio del farmaco;
4) valutazione della capacità del clotrimazolo di penetrare nella mucosa vaginale suina, tramite studio di permeazione transmucosale.
Le formulazioni a base di Psillio hanno mostrato un buon controllo sul rilascio del farmaco; inoltre l’aggiunta di un agente bagnante come il Cremophor A25, favorendo un aumento della bagnabilità della compressa nel fluido vaginale, ha permesso il delivery di una quantità terapeutica di clotrimazolo, che potrebbe consentire di ridurre la frequenza delle somministrazioni, aumentando la compliance del paziente e favorendo la sua azione terapeutica livello vaginale.
Il trattamento di prima scelta di questa patologia è rappresentato da antibatterici per via orale, la cui somministrazione determina tuttavia non pochi effetti collaterali. Un’efficace alternativa è rappresentata dalle forme farmaceutiche per uso vaginale, in grado di esplicare sia un’azione locale che sistemica, di ridurre gli effetti indesiderati ed di evitare il metabolismo di primo passaggio. Tra le formulazioni vaginali vi sono le compresse, progettate per dissolversi nella cavità vaginale e rilasciare il farmaco per diverse ore; esse possono essere formulate utilizzando polimeri idrofili erodibili, che, una volta idratati, si erodono in superficie, rilasciando lentamente il principio attivo.
La possibilità di somministrare compresse vaginali a rilascio controllato di farmaci antibatterici ed antifungini, per il trattamento delle vaginiti, offre molti vantaggi, tra cui la possibilità di ridurre le somministrazioni giornaliere, migliorando la compliance del paziente.
La presente tesi ha avuto come scopo principale quello di valutare le caratteristiche tecnologiche di compresse ad uso vaginale opportunamente preparate per il rilascio controllato di clotrimazolo. È stato studiato il comportamento tecnologico dei polimeri quali lo Psillio e l’idrossipropilmetil cellulosa, allo scopo di stabilirne le caratteristiche funzionali e la loro capacità di controllare il rilascio del principio attivo. È stata valutata l’influenza di agenti tensioattivi quali il Cremophor A25, aggiunto alle formulazioni in quantità sufficiente ad aumentare la bagnabilità delle compresse stesse. Infine, è stata misurata sia la capacità del farmaco di accumularsi nella mucosa vaginale che quella di permeare attraverso la mucosa mediante uno studio di permeazione transmucosale.
Il lavoro di tesi si è quindi sviluppato nelle seguenti fasi:
1) messa a punto di un’appropriata metodica analitica all’HPLC per l’analisi quantitativa del clotrimazolo;
2) preparazione delle compresse vaginali a base di clotrimazolo e polimeri funzionali al controllo del rilascio, con e senza agente bagnante;
3) valutazione delle caratteristiche tecnologiche delle compresse vaginali: studio di dissoluzione, swelling, bagnabilità e rilascio del farmaco;
4) valutazione della capacità del clotrimazolo di penetrare nella mucosa vaginale suina, tramite studio di permeazione transmucosale.
Le formulazioni a base di Psillio hanno mostrato un buon controllo sul rilascio del farmaco; inoltre l’aggiunta di un agente bagnante come il Cremophor A25, favorendo un aumento della bagnabilità della compressa nel fluido vaginale, ha permesso il delivery di una quantità terapeutica di clotrimazolo, che potrebbe consentire di ridurre la frequenza delle somministrazioni, aumentando la compliance del paziente e favorendo la sua azione terapeutica livello vaginale.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
La tesi non è consultabile. |