Tesi etd-09132005-124300 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
Coppi, Claudia
Indirizzo email
copgiorgio@inwind.it
URN
etd-09132005-124300
Titolo
Studio teorico e sperimentale del danneggiamento da pitting in dentature per usi aerospaziali
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA AEROSPAZIALE
Relatori
relatore Ing. Manconi, Salvatore
relatore Prof. Manfredi, Enrico
relatore Prof. Chiarelli, Mario Rosario
relatore Prof. Manfredi, Enrico
relatore Prof. Chiarelli, Mario Rosario
Parole chiave
- lubrificazione EHD
- modelli di contatto
- modelli di danneggiamento superficiale
- pitting
- pressioni hertziane
- prove sperimentali
- usura
Data inizio appello
10/10/2005
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
10/10/2045
Riassunto
La struttura della tesi è suddivisa in due parti : la prima, teorica, che attraverso diverse metodologie di calcolo, confrontabili tra loro, fa una stima della previsione del danneggiamento da fatica superficiale da pitting.
La seconda , sperimentale, che dalle prove eseguite sul banco prova mette in evidenza i risultati ottenuti, attraverso l'analisi con strumenti ottici quali il boroscopio, il microscopio, il rugosimetro ed infine il SEM.
Scendendo nel dettaglio, viene presentata una panoramica dei vari tipi di danneggiamento degli ingranaggi, mettendo in evidenza il pitting che è il fenomeno oggetto di studio, le cause e i parametri di progetto che influenzano maggiormente gli ingranaggi in relazione a suddetto fenomeno.
In seguito viene analizzata la meccanica del contatto tra due corpi solidi, passando attraverso i modelli hertziani e non, introducendo inoltre l’influenza che ha la rugosità sull’andamento delle pressioni. A tale proposito vengono descritti modelli che tengono conto di tale effetto, come ad esempio quello di Greenwood e Williamson ed i relativi ampliamenti che sono stati fatti successivamente. Una parte necessaria è poi occupata dalla lubrificazione, in particolare quella elastoidrodinamica, della quale si descrivono alcuni modelli analitici.
Successivamente vengono confrontati vari criteri numerici per la previsione del danneggiamento da pitting; si confrontano le normative AGMA ed ISO, si descrivono alcuni modelli relativi alla meccanica della frattura, ed infine si riporta un metodo semplificato per quanto riguarda la previsione del micropitting.
La sezione teorica viene conclusa, presentando una modellazione agli elementi finiti delle ruote campione in ambiente di programmazione Helical 3D, dove grazie ad una migliore riproduzione della geometria degli ingranaggi viene effettuata stima più realistica delle pressioni di contatto tra dente e dente, rispetto a quella ottenuta con le normative.
Passando alla sezione sperimentale, si descrive il sistema a disposizione per lo svolgersi delle prove, ossia il banco prova ingranaggi, mettendo in luce le varie condizioni di prova e le caratteristiche delle ruote test. In seguito si riportano i risultati sperimentali, ossia foto effettuate con il boroscopio, immagini acquisite con la telecamera e attraverso il microscopio, rilievi rugosimetrici e relative analisi, ed infine immagini ottenute tramite microscopio elettronico SEM, che offre una più accurata analisi degli strumenti descritti in precedenza.
La seconda , sperimentale, che dalle prove eseguite sul banco prova mette in evidenza i risultati ottenuti, attraverso l'analisi con strumenti ottici quali il boroscopio, il microscopio, il rugosimetro ed infine il SEM.
Scendendo nel dettaglio, viene presentata una panoramica dei vari tipi di danneggiamento degli ingranaggi, mettendo in evidenza il pitting che è il fenomeno oggetto di studio, le cause e i parametri di progetto che influenzano maggiormente gli ingranaggi in relazione a suddetto fenomeno.
In seguito viene analizzata la meccanica del contatto tra due corpi solidi, passando attraverso i modelli hertziani e non, introducendo inoltre l’influenza che ha la rugosità sull’andamento delle pressioni. A tale proposito vengono descritti modelli che tengono conto di tale effetto, come ad esempio quello di Greenwood e Williamson ed i relativi ampliamenti che sono stati fatti successivamente. Una parte necessaria è poi occupata dalla lubrificazione, in particolare quella elastoidrodinamica, della quale si descrivono alcuni modelli analitici.
Successivamente vengono confrontati vari criteri numerici per la previsione del danneggiamento da pitting; si confrontano le normative AGMA ed ISO, si descrivono alcuni modelli relativi alla meccanica della frattura, ed infine si riporta un metodo semplificato per quanto riguarda la previsione del micropitting.
La sezione teorica viene conclusa, presentando una modellazione agli elementi finiti delle ruote campione in ambiente di programmazione Helical 3D, dove grazie ad una migliore riproduzione della geometria degli ingranaggi viene effettuata stima più realistica delle pressioni di contatto tra dente e dente, rispetto a quella ottenuta con le normative.
Passando alla sezione sperimentale, si descrive il sistema a disposizione per lo svolgersi delle prove, ossia il banco prova ingranaggi, mettendo in luce le varie condizioni di prova e le caratteristiche delle ruote test. In seguito si riportano i risultati sperimentali, ossia foto effettuate con il boroscopio, immagini acquisite con la telecamera e attraverso il microscopio, rilievi rugosimetrici e relative analisi, ed infine immagini ottenute tramite microscopio elettronico SEM, che offre una più accurata analisi degli strumenti descritti in precedenza.
File
Nome file | Dimensione |
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00_front...mario.pdf | 36.90 Kb |
01_Indice.pdf | 25.13 Kb |
02_Capit...zione.pdf | 12.33 Kb |
03_Capit...mento.pdf | 340.05 Kb |
04_Capit...tatto.pdf | 447.46 Kb |
05_Capit...mento.pdf | 837.35 Kb |
06_Capit...cal3D.pdf | 421.55 Kb |
07_Capit...zione.pdf | 1.06 Mb |
10_bibliografia.pdf | 20.81 Kb |
11_appendiceA.pdf | 58.84 Kb |
13_appendiceC.pdf | 33.40 Kb |
3 file non consultabili su richiesta dell’autore. |