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• conoscenza tacita
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Il problema della rottura delle echo chamber viene inquadrato dai punti di vista della conoscenza tacita e della semiotica.
Viene ricostruito il significato del concetto di conoscenza tacita a partire dagli studi nel knowledge management di Nonaka e Takeuchi e nell'epistemologia di Michael Polanyi, fino alla suddivisione in relational tacit knowledge (RTK), somatic tacit knowledge (STK) e collective tacit knowledge (CTK) operata dal sociologo Harry Collins. I due tipi di conoscenza tacita che riguardano le echo chamber sono la RTK e la CTK.
La conoscenza tacita viene accostata alla semiotica di Charles Sanders Peirce e di Umberto Eco, nello specifico ai concetti di abduzione, abito interpretativo ed enciclopedia.
La CTK di una società non è rappresentabile nella sua totalità ma è un postulato semiotico che Eco chiama 'enciclopedia': essa non è competenza effettiva di nessun membro della comunità. Delle enciclopedie parziali possono invece essere rappresentate e partecipate da individui o gruppi. È tipico, nel discorso semiotico e in quello delle scienze cognitive, che queste enciclopedie parziali prendano la forma di una narrativa, di un frame interpretativo che costituisce una storia.
Il concetto di echo chamber viene distinto da quello di filter bubble e soprattutto da quello di epistemic bubble: le epistemic bubble riguardano la RTK, mentre le echo chamber riguardano la CTK sotto forma di narrative spesso opposte tra di loro.
Vengono passati in rassegna alcuni studi empirici sulle echo chamber e vengono discusse due soluzioni proposte comunemente. Sfruttando due brevi esempi – uno fittizio e uno reale – vengono evidenziate le difficoltà nella rottura di un’echo chamber e nella sua identificazione. Infine, vengono prospettati e valutati nella loro fattibilità teorica lo scenario che permetterebbe la rottura di un’echo chamber e le posizioni possibili per «apocalittici e integrati» ai tempi dei nuovi media.