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Gli anni Settanta furono anni di crisi, da non intendersi però semplicemente come un
momento di difficoltà economica, finanziaria e politica, ma soprattutto come un periodo di
transizione che ha diviso in due, non solo temporalmente, la Guerra fredda. Una transizione
difficile nella quale le amministrazioni Nixon e Ford cercarono di consolidare la posizione
degli Stati Uniti nel mondo puntando ad un contenimento delle tensioni con l’altra
superpotenza tramite la strategia della détente. Questa ricerca si pone l’obiettivo di mettere luce la visione che Washington aveva di Italia e Spagna. Si vuole trattare di due paesi che ad una prima lettura potrebbero sembrare di minore importanza rispetto alle altre zone più calde del pianeta, ma che in realtà furono in più occasioni e per motivi diversi al centro delle preoccupazioni dell’amministrazione statunitense, vista la delicatissima congiuntura politica che attraversavano.Il presente lavoro è frutto di una ricerca condotta principalmente su documentazione del Dipartimento di Stato americano e della Central Intelligence Agency. Il materiale è composto da colloqui fra le più alte cariche dei paesi interessati, nonché fra i membri della stessa amministrazione americana, memorandum politici ed economici, telegrammi di ambasciata, previsioni e dettagliati resoconti sugli eventi redatti dai servizi segreti. Questa documentazione delinea in modo efficace il quadro degli eventi in Italia e Spagna, ma soprattutto permette di mettere in luce il pensiero e la percezione americana riguardo la serie di eventi politici che hanno condizionato la vita di Roma e Madrid nell’arco temporale preso in questione.