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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09122014-164955


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PLACANICA, CRISTINA
URN
etd-09122014-164955
Titolo
“AMIS POUR LA VIE”: IL SODALIZIO ARTISTICO-CULTURALE TRA CANOVA E QUATREMÈRE, ATTRAVERSO L’OPERA CANOVA ET SES OUVRAGES.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Dott.ssa Savettieri, Chiara
Parole chiave
  • Canova
  • Quatremère
Data inizio appello
29/09/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il progetto di tesi si è concentrato sulla monografia Canova et ses ouvrages ou mémoires historiques sur la vie et les travaux de ce célèbre artiste (1834), del teorico d’arte francese Quatremère de Quincy; attraverso l’opera sono stati analizzati i concetti base del suo pensiero artistico che hanno preso forma nelle sculture canoviane.
Dopo un’introduzione sulla vita e le opere del critico d’arte, fondamentale per conoscere le molteplici sfaccettature del pensiero di un personaggio così impegnato politicamente, in grado di intrecciare riflessioni sull’arte e ragioni politiche, passando agevolmente dal contesto parigino a una più generale concezione dell’arte e dei suoi rapporti con il contesto sociale, la parte più consistente del lavoro è stata finalizzata all’analisi e alla lettura critica dei temi presenti nella monografia dedicata a Canova.
In Canova et ses ouvrages Quatremère ha tracciato la biografia dello scultore, che egli considerava colui che fu in grado di far rivivere l’arte antica, intervallando il racconto della sua vita e dei suoi viaggi con le descrizioni e le commissioni delle opere; non si attiene a un ordine strettamente cronologico, anche perché Canova ritornò spesso, anche a molta distanza di tempo, sugli stessi motivi e sulle stesse opere, e per questo Quatremère segue un proprio percorso preferenziale che gli consente di trasmettere meglio al lettore la grandezza dello scultore. Il rapporto diretto con Canova e le tante discussioni sul suo lavoro gli consentivano una dimensione storica e critica particolare, molto più ravvicinata, che gli permisero di scrivere una monografia in cui l’analisi e l’interpretazione delle sculture nasceva dal dialogo che era intercorso con il loro creatore.
Dopo una descrizione di come l’opera è strutturata e del rapporto di amicizia, o meglio del sodalizio artistico che li legò per tutta la vita, la tesi affronta singolarmente i temi dell’imitazione, del movimento, del colore, della grazia e del concetto di Pigmalione che si ritrovano sia nell’ideologia di Quatremère che nell’arte di Canova. Per ogni tematica viene riportato il pensiero di Quatremère, che egli espose nella monografia dedicata all’artista, nel carteggio tra i due, o in altri saggi, affiancato ad alcuni esempi delle sculture canoviane in cui tale concetto è meglio espresso.
In conclusione, da quest’analisi dei principali scritti del teorico francese e delle maggiori opere di Canova è risultata esplicita l’influenza di idee intercorsa tra i due amici: non solo Canova aveva assimilato le teorie dell’amico e le aveva trasferite sul marmo, ma Quatremère continuò a sostenere per tutta la sua vita che: «le opere d’arte hanno dato vita alle teorie piuttosto che teorie a bellissime opere».
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