Tesi etd-09112023-214643 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
RAGGI, ANTONIO
URN
etd-09112023-214643
Titolo
Totalità e negativo. Adorno e Hegel
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
relatore Prof. Manca, Danilo
correlatore Prof. Ferrarin, Alfredo
correlatore Prof. Ferrarin, Alfredo
Parole chiave
- Adorno
- contingenza
- dialettica
- finito
- Hegel
- identità
- negativo
- non identico
- ragione
- realtà
- totalità
Data inizio appello
28/09/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/09/2063
Riassunto
In questo lavoro ho cercato di mostrare la proposta filosofica adorniana a partire da quello che è il suo costante confronto con quella hegeliana. Nella prima parte ho cercato di ricostruire quella che è la critica che Adorno rivolge a Hegel. Il punto di vista adottato è stato quello logico. Muovendo da un’esigenza epistemologica antifondazionalista Hegel è portato ad intendere come ‘metodo’ ciò che è il movimento immanente dell’oggetto. Tuttavia, assumendo la forma sistematica a criterio di garanzia epistemologica, secondo Adorno, preordina all’indagine una finalità di chiusura del pensiero. La dialettica finisce così per funzionare in modo non dissimile da un protocollo metodico estrinseco, nonostante essa sia già in Hegel effettivamente un’esperienza della ragione connotata criticamente. Per quanto Adorno riconosca che non sia possibile muovere ad Hegel le critiche banalizzanti che spesso gli sono state rivolte, ritiene che il tratto rassegnato del suo filosofare circa la trasformabilità del mondo sia innegabile. Nella seconda parte ho cercato di mostrare come la dialettica per quanto non abbia in Adorno lo statuto essenzialistico che ha in Hegel non resta un comportamento confinato nel pensiero soggettivo, ma si esplichi comunque come processo del reale. Ho poi analizzato la proposta adorniana di una dialettica negativa e l’ho intesa come l’esercizio autoriflessivo della ragione e come istanza e teoria autotrasformativa del pensiero. La dialettica negativa non è il semplice rifiuto della dimensione identificante e positiva del pensiero, ma come forma di reazione soggettiva è autocorrezione della razionalità. Ho concluso riflettendo circa il concetto di chiusura applicato a Hegel.
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