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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09112021-105448


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BORDONARO, SOFIA
URN
etd-09112021-105448
Titolo
Gli scandali dell'alta finanza, le pratiche del mercato borsistico e i lavori della Commissione Pecora Ferdinand Pecora: l'avvocato che scopri i misfatti degli anglosassoni che governavano Wall Street
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
BANCA, FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
relatore Prof. Conti, Giuseppe
Parole chiave
  • commissione Pecora (Pecora commission)
  • commissione del Senato per le banche e la valuta
  • scandalo di Wall Street (crash of Wall Street)
  • (Senate committee on banking and currency)
Data inizio appello
04/10/2021
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
L’elaborato pone il focus sulla realtà e sullo scenario che interessava l’America negli anni Trenta, a seguito del grave evento della Grande Depressione. Nello svolgimento della tesi si potrà rilevare come il presidente di quel tempo Herbert Hoover, nel febbraio del 1932, chiese di predisporre un'inchiesta ed un progetto di legge sulle pratiche del mercato borsistico, delineando i provvedimenti legislativi mirati ad arginare la crisi bancaria e a rilanciare l'intero sistema del credito americano.
Con l’incarico di analizzare il mondo di Wall Street e sondare le cause del crollo del 1929, il presidente di Banking and Currency Peter Norbeck nominò Ferdinand Pecora consigliere capo del Comitato per le banche e la valuta del Senato degli Stati Uniti.
Nel corso delle indagini sulle attività delle grandi istituzioni finanziarie, Ferdinand Pecora presentò frodi su larga scala e cattiva condotta nella vendita di azioni, obbligazioni e altri strumenti finanziari; sotto il suo esperto interrogatorio, il comitato del Senato portò alla luce una storia finanziaria segreta degli anni venti.
Utilizzando il potere della citazione in giudizio, ottenendo i registri delle più grandi istituzioni finanziarie della nazione, il PM Ferdinand Pecora, con il suo staff, esaminò attentamente migliaia di documenti interni al fine di prepararsi ad affrontare le testimonianze che avrebbero interessato proprio i giganti di Wall Street.
Il 2 marzo 1932 i senatori approvarono la risoluzione 84 del Senato che autorizzava il Comitato per le banche e la valuta ad indagare sulle pratiche relative all'acquisto e alla vendita e all'assunzione e concessione di prestiti di azioni e titoli.
Durante le udienze della Pecora Commission il pubblico fu dunque introdotto a tattiche di Wall Street come la vendita allo scoperto, gli accordi di pooling, lo spaccio d'influenza, l'insider trading e la wash sale. Attraverso queste tecniche i trader gonfiarono in maniera artificiale il valore delle loro azioni, o ottennero un vantaggio finanziario rispetto ad altri trader.
Dunque, la c.d Pecora Commission (dal nome di Ferdinand Pecora), e le udienze interrogatorio si concentrarono sulle figure di alcuni uomini d’affari del mondo di Wall Street, tra questi Charles Mitchell, il presidente che rivelò che la National City nascose crediti inesigibili impacchettandoli in titoli e dando in pegno a ignari investitori; nel febbraio 1933 vennero presentate prove relative al fallimento di Insull, e tra maggio e giugno 1933 si tennero udienze pubbliche condotte sulle operazioni commerciali e le pratiche di J.P. Morgan & Co.. Vennero poi raccolte testimonianze inerenti le operazioni e le pratiche commerciali della banca d’investimento americana Kuhn, Loeb & Co., sulle operazioni commerciali e le pratiche della banca d’affari Dillon, Read & Co.
Il sottocomitato si preoccupò inoltre di ascoltare prove relative al caso della Chase National Bank e ai titoli affiliati, la Chase Securities Corporation.
Tra dicembre 1933 e febbraio 1934 un'inchiesta pubblica venne condotta nelle banche chiuse di Detroit e le prove interessarono il Guardian Detroit Union Group, Inc., e la Detroit Bankers Co.
L’inchiesta riuscì pertanto a mettere in evidenza come le istituzioni finanziarie più rispettate del Paese ingannarono gli investitori, consapevolmente, sull'opportunità di determinati titoli, impegnando in comportamenti di investimento irresponsabili e con l’offerta privilegiata a insider non offerta agli investitori ordinari.
Grazie ai risultati ottenuti con il lavoro del PM Ferdinand Pecora, il Presidente Roosevelt procedette all’emanazione di una serie di leggi che permisero allo Stato di controllare i movimenti azionari, di frenare le speculazioni e le manovre finanziarie illegali. Nel febbraio 1934, il Congresso venne sollecitato al fine di giungere alla promulgazione di regolamentazioni, e questo portò infatti all'introduzione del disegno di legge Securities Exchange Act.
La legge bancaria Glass-Steagall Act e il Securities Exchange Act, furono le regolamentazioni che imposero riforme radicali del sistema bancario e finanziario del paese.
All’interno di questo lavoro di tesi si cercherà poi di creare un collegamento con la recente crisi bancaria del 2008, come questa si propagò in termini di crisi mondiale, fino al 2013, e come ancora oggi, nel 2021, produce i suoi effetti nel mondo economico/finanziario.
Si tratta allora di anni in cui si mostra di fondamentale importanza arginare le conseguenze di una deregolamentazione, della crisi subprime, perché legata ai mutui poi trasformati in derivati tossici che strangolarono il sistema, e del crollo di fiducia dei risparmiatori che si ritrovarono di fronte al depauperamento dei risparmi.
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