• Odissea
• Iliade
• identità
• appartenenza
• Nemesis

Il presente lavoro si propone di studiare le occorrenze più significative del sostantivo nemesis e dei suoi derivati in Iliade ed Odissea. La sfera semantica della famiglia verbale è solitamente ricondotta a quella dell’indignazione, ma il tratto peculiare di nemesis è il suo valore attivo, già suggerito dal suffisso proprio dei nomina actionis e che trova conferma nelle reazioni che accompagnano l’emozione. Dopo aver dimostrato e discusso questo aspetto, lo studio passa a considerare nemesis nell’ambito delle interazioni sociali. L’emozione, infatti, appare connessa alle violazioni di consuetudini e codici comportamentali nei quali uno specifico gruppo sociale si identifica. Dall’osservazione dei casi di nemesis del gruppo, avente cioè per soggetto un insieme di individui, ovvero un singolo individuo in quanto membro della comunità, emerge che nei poemi omerici la tutela dell’ordine sociale non è una funzione istituzionalizzata, bensì condivisa ed esercitata da tutti i membri del gruppo. Il lavoro prosegue poi con lo studio dei casi di nemesis individuale, che mostrano come spesso l’indignazione dei singoli sia provocata da circostanze alle quali il soggetto non sente di partecipare in conformità alle proprie prerogative: si possono, perciò, generare tensioni destinate a sfociare in vere e proprie ribellioni contro il potere dominante. Ad un capitolo dedicato alla relazione fra nemesis e aidos, nel quale si indaga l’aspetto più intimo del senso di appartenenza sociale, seguono infine riflessioni conclusive sull’oggetto dell’indagine e sui risultati emersi.