Tesi etd-09112019-175644 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
PUMA, SERENA
URN
etd-09112019-175644
Titolo
L'Ombudsman europeo: una figura ibrida nell'ordinamento giuridico dell'Unione
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Marinai, Simone
Parole chiave
- Ombudsman europeo
Data inizio appello
07/10/2019
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’Ombudsman europeo è una figura molto recente rispetto all’intero panorama europeo, essendo stato previsto per la prima volta dal Trattato di Maastricht ed entrato in funzione effettivamente solo nel 1995.
All’interno dell’Unione europea svolge un ruolo particolare, a metà tra un difensore civico, una sorta di giudice dai soli poteri persuasivi, ed un controllore della buona amministrazione da parte delle istituzioni, organi ed organismi europei.
Il suo ruolo tutt’oggi non viene effettivamente compreso da parte di tutti gli Stati membri, vuoi per il fatto che si tratta di un organo recente, vuoi per il fatto che non tutti gli Stati europei possono vantare una tradizione interna in cui una simile figura sia mai esistita.
All’interno del primo capitolo della seguente trattazione, vedremo come il ruolo di ombudsman nasce in generale, partendo dalla tradizione svedese antica, passando poi per le tradizioni nazionali danesi e spagnole, ovvero le due nazioni che più hanno dato il loro contributo all’Unione affinché fosse creato l’Ombudsman europeo, per poi culminare con il percorso storico – istituzionale che ha portato alla sua introduzione col Trattato di Maastricht. Vedremo in ciò come il cammino sia stato a dir poco tortuoso e fatto di molti ostacoli, i quali sono stati ugualmente superati grazie alla grande volontà e consapevolezza circa la necessità di un simile ruolo all’interno di una organizzazione complessa quale è l’Unione europea.
Nel secondo capitolo entreremo nel vivo della disciplina che riguarda l’Ombudsman, dalle norme riguardanti la sua elezione, la cessazione della carica ed il suo status, per poi passare nel vivo del suo funzionamento, analizzandone poteri, iniziative e modus operandi.
Uno sguardo merita anche darlo ai tre detentori del ruolo di Ombudsman dal 1995 ad oggi, per capire come questo stesso ruolo sia stato interpretato differentemente da diverse persone con alle spalle tradizioni nazionali differenti.
Il terzo capitolo analizzerà invece il rapporto dell’Ombudsman con le istituzioni dell’Unione europea, in particolare con il Parlamento e la Commissione, cercando di capire, da un lato, il rapporto di collaborazione intercorrente tra di esse e l’Ombudsman, ma dall’altro, quanto e se le istituzioni siano aperte a recepire le eventuali critiche mossegli da parte di quest’ultimo.
Infine, il quarto ed ultimo capitolo si occuperà di un particolare tipo di attività dell’Ombudsman, ovvero del suo ruolo di tutela rispetto al tema dell’accesso ai documenti da parte dei cittadini, oltre alle iniziative proattive adottate per migliorare sempre di più quest’ultimo aspetto.
Saranno dunque toccati molti dei temi principali che riguardano l’Ombudsman europeo, con la consapevolezza, però, che la particolarità e l’ampiezza dei suoi poteri fa sì che tanti altri possano essere gli ambiti in cui può esercitare le sue funzioni.
All’interno dell’Unione europea svolge un ruolo particolare, a metà tra un difensore civico, una sorta di giudice dai soli poteri persuasivi, ed un controllore della buona amministrazione da parte delle istituzioni, organi ed organismi europei.
Il suo ruolo tutt’oggi non viene effettivamente compreso da parte di tutti gli Stati membri, vuoi per il fatto che si tratta di un organo recente, vuoi per il fatto che non tutti gli Stati europei possono vantare una tradizione interna in cui una simile figura sia mai esistita.
All’interno del primo capitolo della seguente trattazione, vedremo come il ruolo di ombudsman nasce in generale, partendo dalla tradizione svedese antica, passando poi per le tradizioni nazionali danesi e spagnole, ovvero le due nazioni che più hanno dato il loro contributo all’Unione affinché fosse creato l’Ombudsman europeo, per poi culminare con il percorso storico – istituzionale che ha portato alla sua introduzione col Trattato di Maastricht. Vedremo in ciò come il cammino sia stato a dir poco tortuoso e fatto di molti ostacoli, i quali sono stati ugualmente superati grazie alla grande volontà e consapevolezza circa la necessità di un simile ruolo all’interno di una organizzazione complessa quale è l’Unione europea.
Nel secondo capitolo entreremo nel vivo della disciplina che riguarda l’Ombudsman, dalle norme riguardanti la sua elezione, la cessazione della carica ed il suo status, per poi passare nel vivo del suo funzionamento, analizzandone poteri, iniziative e modus operandi.
Uno sguardo merita anche darlo ai tre detentori del ruolo di Ombudsman dal 1995 ad oggi, per capire come questo stesso ruolo sia stato interpretato differentemente da diverse persone con alle spalle tradizioni nazionali differenti.
Il terzo capitolo analizzerà invece il rapporto dell’Ombudsman con le istituzioni dell’Unione europea, in particolare con il Parlamento e la Commissione, cercando di capire, da un lato, il rapporto di collaborazione intercorrente tra di esse e l’Ombudsman, ma dall’altro, quanto e se le istituzioni siano aperte a recepire le eventuali critiche mossegli da parte di quest’ultimo.
Infine, il quarto ed ultimo capitolo si occuperà di un particolare tipo di attività dell’Ombudsman, ovvero del suo ruolo di tutela rispetto al tema dell’accesso ai documenti da parte dei cittadini, oltre alle iniziative proattive adottate per migliorare sempre di più quest’ultimo aspetto.
Saranno dunque toccati molti dei temi principali che riguardano l’Ombudsman europeo, con la consapevolezza, però, che la particolarità e l’ampiezza dei suoi poteri fa sì che tanti altri possano essere gli ambiti in cui può esercitare le sue funzioni.
File
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