• Walter Scott
• The Pirate
• nazionalismo romantico
• metaromanzo
• medievalismo
• studi nordici
• traduzione letteraria
• traduzione poetica

Questo studio è incentrato sul romanzo The Pirate di Walter Scott (1821) e si divide in tre parti. La prima analizza il tema del rapporto tra innovazione e tradizione e tra razionalità e immaginazione nel romanzo, collegandoli all’uso della cultura norrena e alla riflessione metanarrativa. Viene sottolineato come l’autore difenda il progresso e l’unità del Regno Unito contro il nazionalismo romantico e l’indipendentismo che si appella a miti storico-nazionali, pur celebrando la conservazione del passato locale relegata all’ambito della letteratura, e tratteggiando un’utopia medievalista. Questo parte si conclude con un paragrafo sul poemetto Minna di Giambattista Montanari, una reinterpretazione italiana in chiave indipendentista. La seconda parte, dopo aver tratteggiato il mercato editoriale italiano dell’epoca, analizza e confronta le traduzioni ottocentesche del romanzo (Vincenzo Ferrario, A. G. G., Carlo Rusconi e Luigi Matteucci), in parte derivate da quelle francesi di Auguste Jean-Baptiste Defauconpret. La terza parte consiste in una nuova traduzione di otto capitoli del romanzo, compresi i passi poetici tradotti in rima, con un commento alla traduzione che si concentra su sintassi, registri linguistici, realia e culturemi, oltre che sulle poesie; la traduzione è corredata da note che approfondiscono le fonti di Scott.