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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09112019-110919


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ANGELETTI, FRANCESCO GIOVANNI SALVO
URN
etd-09112019-110919
Titolo
Produzione di foraggio e di granella della consociazione fra il favino e il triticale
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE DELLE PRODUZIONI ANIMALI
Relatori
relatore Prof. Mariotti, Marco
correlatore Prof.ssa Arduini, Iduna
controrelatore Prof. Gatta, Domenico
Parole chiave
  • produzione di foraggio
  • favino
  • Consociazione agronomica
  • triticale
Data inizio appello
27/09/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/09/2089
Riassunto
Riassunto
Nella presente tesi sono riportati i risultati di una prova sperimentale, condotta in pieno campo e in laboratorio nell’anno 2018- 19, finalizzata a valutare se la produzione di foraggio e di granella della consociazione tra il triticale e il favino fosse più vantaggiosa rispetto a quelle ottenibili dalle due specie coltivate in purezza. Le consociazioni valutate sono state realizzate con disegno additivo e sostitutivo e i quattro sistemi colturali confrontati sono stati sottoposti a due diversi livelli di concimazione azoto-fosforica. La raccolta dei campioni si è svolta in tre fasi fenologiche diverse: spigatura, maturazione latteo-cerosa e maturazione piena del triticale. Inoltre, sono state determinate anche le caratteristiche qualitative del foraggio raccolto in fase di maturazione latteo-cerosa della graminacea. In fase di maturazione latteo-cerosa del triticale, i sistemi colturali a produrre la maggior quantità di foraggio sono state le consociazioni. L’indice di superficie equivalente (LER) relativo alla produzione di foraggio è risultato superiore a 1, indicando la maggiore efficienza nell’utilizzo delle risorse disponibili da parte delle consociazioni rispetto alle colture pure. La concimazione, benché abbia aumentato la produzione di sostanza secca e la percentuale di triticale nella composizione del foraggio, ha ridotto il vantaggio della consociazione. Riguardo alle caratteristiche qualitative, il foraggio di tutti i sistemi colturali considerati, ha mostrato un contenuto percentuale in proteina grezza relativamente basso, probabilmente in conseguenza delle elevate produzioni di sostanza secca che hanno caratterizzato la fase di maturazione latteo-cerosa. Il tenore proteico del foraggio è aumentato significativamente nel caso del triticale, nel passaggio dalla coltura pura alle consociazioni e per effetto della concimazione. I foraggi ottenuti dal triticale coltivato in purezza e dalle consociazioni sono stati quelli a mostrare le caratteristiche qualitative migliori. La produzione di granella, si è rilevata più elevata nel caso della graminacea in coltura pura e soprattutto in seguito alla concimazione. Ciononostante, anche in questo caso, il LER è risultato superiore a 1, evidenziato un più efficace utilizzo delle risorse disponibili da parte delle consociazioni rispetto alle colture pure.
All’interno delle consociazioni la leguminosa si è dimostrata essere la specie più competitiva per l’uso delle risorse. In definitiva, la consociazione tra il triticale e il favino si è dimostrata vantaggiosa soprattutto per la produzione di foraggio, in particolar modo se realizzata secondo il disegno di tipo sostitutivo.

Abstract
In this thesis we report the results of an experimental test, conducted in open field and in laboratory in the year 2018-19, aimed to evaluate the quantitative production of forage and grain yield of triticale and field bean grown in intercropping. Plants have been cultivated as sole crops, in additive intercrop and in substitutive intercrop, subjecting them to two different levels of nitrogen-phosphoric fertilization. Samples were collected in three different stages of maturity of the cereal: at heading stage, at early dough stage and at ripening stage. Moreover, the samples collected in early dough stage of triticale were used to determine the nutritional quality of the forage.
In early dough stage of triticale, the two intercrops have produced the greatest amount of forage. Land equivalent ratio (LER), referred to dry matter production, was higher than 1, that has proven a higher efficiency of intercrops, on using available resources, compared to sole crops. Although fertilizer has increased the forage production, it has reduced intercrops advantages.
As regard the nutritional quality of forage, all the crop systems presented a low percentage of crude protein, probably as consequence of the high production of dry matter, that has characterized the early dough stage of triticale. However, triticale crude protein content has increased passing from the sole crop to intercrops forage and in consequence of the fertilization. Best qualitative characteristics of forages have been obtained with sole triticale and intercrops.
Triticale sole crop has also shown the higher grain yield, mainly after fertilizer distribution. However, LER referred to grain productions, has demonstrated a higher efficacy in the use of available resources of intercrops respect of sole crops. Field bean has shown to be the most aggressive and competitive species between the two intercropped.
In conclusion, triticale-field bean intercrop has proved to be advantageous for forage production, especially when intercropped with a substitutive design.
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