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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09112019-084904


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
NARDI, VALERIA
URN
etd-09112019-084904
Titolo
Caratterizzazione della componente volatile e degli oli essenziali di piante aromatiche originarie del Sud Africa
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE
Relatori
relatore Prof.ssa Pistelli, Luisa
correlatore Dott.ssa Najar, Basma
Parole chiave
  • Helichrysum
  • Salvia
  • oli essenziali
  • profilo aromatico
Data inizio appello
02/10/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
02/10/2089
Riassunto
Il lavoro di tesi riporta il profilo aromatico e la composizione degli oli essenziali delle parti aeree di sette specie di Helichrysum (Helichrysum anomalum Less., H. cooperi Harv., H. odoratissimum (L.) Sweet, H. pandurifolium Schrank, H. reflexum N.E.Br., H. rugulosum Less., H. trilineatum DC.) e tre specie di Salvia (Salvia aurea L., S. dentata Aiton, S. scabra Thunb.) originarie del Sud Africa, ma provenienti dalla collezione del Centro di Ricerca Orticoltura e Florovivaismo del CREA di Sanremo. Le analisi degli oli essenziali, ottenuti per idrodistillazione, e degli aromi emessi spontaneamente dalle piante sono state eseguite tramite la tecnica della gascromatografia abbinata alla spettrometria di massa (GC-MS). Per S. aurea e H. odoratissimum, avendo a disposizione il materiale secco ma non le piante fresche, è stata eseguita solo l’analisi degli oli essenziali. I risultati ottenuti sono stati sottoposti ad analisi statistica.
Gli oli essenziali di S. aurea e S. scabra sono caratterizzati da un’elevata percentuale di idrocarburi sesquiterpenici, fra i quali predominano, rispettivamente, β-cariofillene e germacrene D. La Salvia dentata presenta una percentuale notevole di idrocarburi monoterpenici (fra i quali α-pinene e canfene), oltre a canfora e viridiflorolo. L’analisi delle emissioni volatili ha evidenziato un’alta percentuale di canfora e 1,8-cineolo nelle foglie e nei fiori di S. dentata. Gli stessi composti sono presenti anche nei fiori di S. scabra, mentre nelle foglie prevalgono gli idrocarburi sesquiterpenici, in particolare il germacrene D.
La composizione degli oli essenziali nelle diverse piante di Helichrysum varia considerevolmente tra una specie e l’altra. Si nota, infatti, un’elevata percentuale di idrocarburi sesquiterpenici che caratterizza l’olio essenziale di H. rugulosum (~ 65%), in cui prevalgono α-umulene ed elixene. I sesquiterpeni ossigenati sono la classe più abbondante in quattro specie di Helichrysum, tra cui H. cooperi (>25.0%), H. odoratissimum (>40.0%), H. pandurifolium (~ 74.0%) ed H. reflexum (~ 50.0%). A differenza dei precedenti, i diterpeni ossigenati, fra i quali il sandaracopimarinolo, prevalgono in H. trilineatum, mentre i composti non terpenici sono la classe chimica maggiormente presente in H. anomalum. L’analisi delle emissioni volatili ha evidenziato un’elevata percentuale di idrocarburi monoterpenici in H. cooperi (>60.0%), H. pandurifolium (>50.0%) ed H. trilineatum (~ 70.0%); tra questi il sabinene è risultato il componente predominante in H. cooperi e l’α-pinene nelle altre due specie. Prevalgono invece gli idrocarburi sesquiterpenici in H. anomalum (>40.0%), H. reflexum (>70.0%) ed H. rugulosum (>90.0%), nei quali si osserva una percentuale considerevole, rispettivamente, di α-copaene, β-cariofillene e α-umulene.
Gli oli essenziali ottenuti in maggiore quantità sono stati testati su isolati fungini di Aspergillus flavus, Aspergillus niger, Fusarium solani, Microsporum canis, Trichophyton mentagrophytes e sui ceppi batterici di Staphylococcus aureus e Staphylococcus pseudointermedius al fine di evidenziare una attività antimicrobica su patogeni animali e vegetali.
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