Tesi etd-09112018-221115 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
FRANCHI, ILENIA
URN
etd-09112018-221115
Titolo
Whistleblowing: un forte strumento di reazione alla corruzione
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Fioritto, Alfredo
Parole chiave
- ANAC
- conflitto di interessi
- contesto europeo
- corruzione
- d.lgs. 231/2001
- incompatibilità
- inconferibilità
- l. 179/2017
- l. 190/2012
- PNA
- Regno Unito
- Stati Uniti
- trasparenza
- whistleblowing
Data inizio appello
08/10/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’istituto del whistleblowing può essere definito come la segnalazione posta in essere da parte di un dipendente, il quale svolga la propria attività tanto in una struttura pubblica quanto privata, al fine di denunciare una condotta illecita o comunque una qualsiasi forma di irregolarità di cui sia venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di lavoro.
Il presente elaborato si pone l’obiettivo di esaminare la normativa italiana di tema di whistleblowing al fine di valutarne la ragionevolezza ed eventualmente suggerire interventi migliorativi. Per fare ciò il testo è stato suddiviso in quattro capitoli.
Il primo capitolo è dedicato alla corruzione, in particolare la sua definizione, l’inquadramento codicistico, cause ed effetti, occasione mancata di Mani Pulite ed i poteri acquisiti nel tempo da parte dell’ANAC.
Il secondo capitolo ha ad oggetto l’evoluzione della normativa italiana in tema di whistleblowing partendo dalla l. 6 novembre 2012, n. 190, passando per le Linee guida ANAC, fino alla l. 30 novembre 2017, n. 179. Della normativa verranno evidenziati i tratti caratterizzanti e criticità.
Il terzo capitolo ha un taglio comparatistico in quanto viene analizzata la disciplina in tema di whistleblowing di cinque ordinamenti: Stati Uniti, Regno Unito, Paesi Bassi, Francia e Germania. Il capitolo comprende inoltre una constatazione dei differenti approcci sul tema da parte degli Stati.
Il quarto capitolo analizza gli altri strumenti di contrasto alla corruzione che discendono dalla l. 6 novembre 2012, n. 190 e il rapporto tra d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231 e fenomeno corruttivo. Conclude valutando il D.d.l. relativo alle nuove misure di contrasto ai reati contro la pubblica amministrazione, approvato il 6 settembre 2018 in sede di Cdm, e suggerimenti per un eventuale intervento futuro del legislatore in tema di whistleblowing.
Il presente elaborato si pone l’obiettivo di esaminare la normativa italiana di tema di whistleblowing al fine di valutarne la ragionevolezza ed eventualmente suggerire interventi migliorativi. Per fare ciò il testo è stato suddiviso in quattro capitoli.
Il primo capitolo è dedicato alla corruzione, in particolare la sua definizione, l’inquadramento codicistico, cause ed effetti, occasione mancata di Mani Pulite ed i poteri acquisiti nel tempo da parte dell’ANAC.
Il secondo capitolo ha ad oggetto l’evoluzione della normativa italiana in tema di whistleblowing partendo dalla l. 6 novembre 2012, n. 190, passando per le Linee guida ANAC, fino alla l. 30 novembre 2017, n. 179. Della normativa verranno evidenziati i tratti caratterizzanti e criticità.
Il terzo capitolo ha un taglio comparatistico in quanto viene analizzata la disciplina in tema di whistleblowing di cinque ordinamenti: Stati Uniti, Regno Unito, Paesi Bassi, Francia e Germania. Il capitolo comprende inoltre una constatazione dei differenti approcci sul tema da parte degli Stati.
Il quarto capitolo analizza gli altri strumenti di contrasto alla corruzione che discendono dalla l. 6 novembre 2012, n. 190 e il rapporto tra d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231 e fenomeno corruttivo. Conclude valutando il D.d.l. relativo alle nuove misure di contrasto ai reati contro la pubblica amministrazione, approvato il 6 settembre 2018 in sede di Cdm, e suggerimenti per un eventuale intervento futuro del legislatore in tema di whistleblowing.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
frontesp..._PISA.pdf | 204.81 Kb |
TESIdef.pdf | 1.32 Mb |
Contatta l’autore |