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La lettura ha sempre rappresentato, e rappresenta tutt’oggi un fatto privato, un’attività che i soggetti compiono privatamente. Allo stesso tempo però gran parte dei lettori ha sempre trovato piacevole condividere con altri soggetti le proprie opinioni su quanto appena letto, chiesto consigli in tema di letteratura e partecipato a club letterari organizzati da librerie e biblioteche. Oggi, grazie alle tecnologie del Web 2.0 e alla diffusione di internet e dei social networks, queste attività di condivisione sono rese ancora più semplici e, grazie alle piattaforme appositamente create, coinvolgono un numero sempre maggiore di consumatori-lettori.
Dialogando sulle piattaforme di social reading, gli utenti si scambiano numerose informazioni su loro stessi, i propri gusti e le proprie abitudini in fatto di lettura e tali dati restano disponibili sui social networks – generalisti o letterari – utilizzati.
Questo lavoro si propone di analizzare il fenomeno sopra descritto, cercando di capire quali informazioni si scambiano i membri di community di lettori quali Goodreads e aNobii, così da individuare suggerimenti per l’utilizzo e la valorizzazione di tali masse di dati in ottica di business pe le case editrici.