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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09112015-131138


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
PORETTI, PIERRE-ALDO
URN
etd-09112015-131138
Titolo
Rinascita di una politica estera: i primi passi della diplomazia repubblicana nel mondo bipolare 1947-1949
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTA'
Relatori
relatore Prof. Polsi, Alessandro
Parole chiave
  • Italia
  • politica estera
  • guerra fredda
  • ONU
  • colonie
  • NATO
  • Trieste
  • piano Marshall
Data inizio appello
09/11/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tesi consiste in una disamina della politica estera della Repubblica Italiana dal 10 febbraio 1947 al 4 aprile 1949. Il 10 febbraio 1947 l’Italia firmò a Parigi con le potenze vincitrici il suo Trattato di pace, che pose fine allo status di paese sconfitto e occupato e restituì alle istituzioni quella piena sovranità che mancava dall’armistizio. Il 4 aprile 1949 l’Italia aderì quale Stato firmatario alla NATO, compiendo una definitiva scelta di campo nel contesto ormai cristallizzato della guerra fredda.
Tra queste date la diplomazia italiana dovette riorganizzarsi, gestire l’entrata in vigore delle clausole del Trattato di pace, il destino delle proprie colonie, il futuro di Trieste, il pagamento delle riparazioni, l’ottenimento di essenziali aiuti per la ricostruzione del paese, l’ingresso nei consessi internazionali, primo tra tutti l’ONU, in una parola, dovette reinserire la neonata Repubblica nella politica internazionale. Tutto questo l’Italia si trovò a doverlo fare con un paese politicamente spaccato in due, e in un contesto geopolitico mutevole ed esplosivo che si avviava a grandi passi verso un delicato equilibrio bipolare.
Dopo una premessa storica volta a inquadrare la situazione italiana ed europea mediante un’esposizione dei fatti salienti occorsi tra la caduta del fascismo e la firma del Trattato di pace, si passa all’esame diretto delle fonti diplomatiche, ridotte per semplicità, ma anche per la loro incontestabile preminenza nella trattazione in oggetto, a due: le italiane e le statunitensi. Tale esame viene a sua volta suddiviso in due parti, ciascuna preceduta da un inquadramento storico. Punto di raccordo tra le due parti è l’entrata in vigore della Costituzione Repubblicana.
Protagonisti della trattazione sono i rappresentanti della politica estera dei due paesi, per gli Stati Uniti il Segretario di Stato Marshall e l’Ambasciatore a Roma Dunn, per l’Italia il Ministro degli Esteri Sforza e gli Ambasciatori a Londra Carandini e Gallarati Scotti, a Mosca Brosio, a Parigi Quaroni e a Washington Tarchiani.
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