Tesi etd-09112015-121800 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
GALFANO, GIOVANNI
Indirizzo email
giovanni.galfano@hotmail.it
URN
etd-09112015-121800
Titolo
IL BATTISTERO DEL DUOMO DI PISA: MOVIMENTI ED INDAGINI
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA CIVILE
Relatori
relatore Dott.ssa Squeglia, Nunziante
Parole chiave
- Battistero di Pisa
- cptu
- sdmt
Data inizio appello
05/10/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questo lavoro rappresenta solo l'inizio di una più ampia indagine sulle caratteristiche di tutti quei fattori che incidono sulla struttura del Battistero, sui suoi movimenti, sull'evolversi dei cedimenti e crepe oggi presenti e sulla previsione di quelli che saranno i futuri punti critici ed i prossimi movimenti del monumento. Più precisamente, il lavoro si articola in cinque parti:
• una prima parte di introduzione storica che espone il contesto nel quale è stato costruito il Battistero, la descrizione del restauro ottocentesco e l'attuale presentazione del monumento;
• la seconda parte raccoglie gli studi sui movimenti del monumento e della Piazza (indagini già trattate dai colleghi citati ma riviste ed aggiornate);
• la terza parte raccoglie le indagini geoelettriche e le indagini effettuate sul sottosuolo attorno al Battistero attraverso la prova penetrometrica con il piezocono (CPTU) e la misura della velocità delle onde di taglio con il dilatometro sismico (SDMT) al fine di individuare la stratigrafia del terreno;
• l'ultima parte analizza il monitoraggio delle fessure e le livellazioni effettuate all'interno e all'esterno del Battistero.
Il terreno al di sotto del Battistero, seppur con i dovuti distinguo, non è molto dissimile da quello della vicina Torre. Nell'analisi condotta attraverso le prove CPTU si sono visti abbastanza bene le transizioni tra i vari strati, sebbene vi siano state alcune incertezze sulla natura dello strato più superficiale (terreno limo-argilloso) e sulla sua transizione con lo strato sottostante. Questo è sicuramente un elemento da approfondire in quanto sembra che questo strato sia particolarmente spesso nel quadrante nord-occidentale, zona dove sono presenti le crepe monitorate.
Sebbene non sia da escludere che le oscillazioni del livello di falda possano aver contribuito al quadro fessurativo esistente, come pure le caratteristiche meccaniche del terreno più scadenti che negli altri quadranti, il movimento del Battistero è una rotazione (e quindi un affondamento) nel quadrante diametralmente opposto a quello delle fessure: motivo in più per approfondire le indagini al fine di identificare con precisione i litotipi al di sotto del monumento, le loro caratteristiche e soprattutto la loro suscettività all'acqua.
• una prima parte di introduzione storica che espone il contesto nel quale è stato costruito il Battistero, la descrizione del restauro ottocentesco e l'attuale presentazione del monumento;
• la seconda parte raccoglie gli studi sui movimenti del monumento e della Piazza (indagini già trattate dai colleghi citati ma riviste ed aggiornate);
• la terza parte raccoglie le indagini geoelettriche e le indagini effettuate sul sottosuolo attorno al Battistero attraverso la prova penetrometrica con il piezocono (CPTU) e la misura della velocità delle onde di taglio con il dilatometro sismico (SDMT) al fine di individuare la stratigrafia del terreno;
• l'ultima parte analizza il monitoraggio delle fessure e le livellazioni effettuate all'interno e all'esterno del Battistero.
Il terreno al di sotto del Battistero, seppur con i dovuti distinguo, non è molto dissimile da quello della vicina Torre. Nell'analisi condotta attraverso le prove CPTU si sono visti abbastanza bene le transizioni tra i vari strati, sebbene vi siano state alcune incertezze sulla natura dello strato più superficiale (terreno limo-argilloso) e sulla sua transizione con lo strato sottostante. Questo è sicuramente un elemento da approfondire in quanto sembra che questo strato sia particolarmente spesso nel quadrante nord-occidentale, zona dove sono presenti le crepe monitorate.
Sebbene non sia da escludere che le oscillazioni del livello di falda possano aver contribuito al quadro fessurativo esistente, come pure le caratteristiche meccaniche del terreno più scadenti che negli altri quadranti, il movimento del Battistero è una rotazione (e quindi un affondamento) nel quadrante diametralmente opposto a quello delle fessure: motivo in più per approfondire le indagini al fine di identificare con precisione i litotipi al di sotto del monumento, le loro caratteristiche e soprattutto la loro suscettività all'acqua.
File
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