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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09112013-111335


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
VESPIGNANI, MARIO
URN
etd-09112013-111335
Titolo
Nietzsche e la psicologia di Paul Bourget
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
relatore Campioni, Giuliano
Parole chiave
  • Nietzsche
  • Bourget
  • psicologia
Data inizio appello
30/09/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nella prima parte di questo lavoro ho cercato di presentare la fisionomia complessa dello scrittore francese, soprattutto in rapporto alla sua formazione psicologica ed alla multiforme varietà dei suoi interessi ed inclinazioni, al fine di chiarire il motivo dell’interesse nietzscheano ed europeo attirato, fin da subito, dalla sua produzione saggistica e letteraria. Nell’applicazione del concetto positivista di “malattia” al fenomeno della decadenza si rendono visibili al francese i sintomi del nichilismo nelle forme del dilettantismo, della <<bancarotta della scienza>>, del cosmopolitismo, della diffusione del buddhismo, della hýbris analitica portata fino alla vivisezione psicologica, dell’esotismo e della ondata di misticismo che spinge prepotentemente da est. Alcuni fra questi temi sono stati analizzati nella seconda parte di questo lavoro cercando di mostrare come, all’interno del discorso nietzscheano, l’esperienza ed il contatto con la cultura francese classica e contemporanea siano stati contemporaneamente un impulso ad una demolizione degli ideali metafisici ancor più radicale e conseguente di quella dei colleghi d’oltre Reno (in Ecce homo si definirà uno “psicologo senza pari”), un’arma da utilizzare in funzione anti- wagneriana (la sua arte è “istrionismo decadente” che maschera una fisiologia esaurita ed una ‘volontà malata’) ed una via che, per qualche istante, sembra poter condurre fuori ed oltre la décadence (tramite Stendhal ed il Sud).
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