Tesi etd-09112008-094115 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
MACCHIA, ROMINA
URN
etd-09112008-094115
Titolo
LA RESPONSABILITA' SOCIALE D'IMPRESA E LA CERTIFICAZIONE SA 8000 IN TOSCANA. IL CASO FABRICA ETHICA
Dipartimento
ECONOMIA
Corso di studi
STRATEGIE E GOVERNO DELL'AZIENDA
Relatori
Relatore Prof. Nannini, Luca
Parole chiave
- FABRICA ETHICA
- RESPONSABILITA' SOCIALE D'IMPRESA
- SA 8000
Data inizio appello
07/10/2008
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
07/10/2048
Riassunto
I fenomeni della globalizzazione e della delocalizzazione aziendale hanno da tempo reso più stretti i legami tra le diverse zone del mondo imponendo maggiore attenzione sia agli effetti sul territorio in cui l’azienda va ad insediarsi sia a quelli legati al territorio in cui l’azienda è nata. E’ in questo contesto che la Sa 8000 mira a migliorare le condizioni lavorative a livello mondiale andando a definire uno standard verificabile da Enti di Certificazione.
Nel settembre 1999 nel nostro Paese erano presenti solo due realtà in possesso della certificazione Sa 8000: Coop, prima in Italia, e Acroplastica, una piccola industria del casertano operante nel settore delle materie plastiche.
Il numero di certificazioni è andato sempre crescendo, al 31 marzo 2008 sono 1693 le imprese al mondo certificate con questo standard, di cui 795 in Italia e ben 254 in Toscana. Questi numeri fanno della Toscana la prima regione al mondo per imprese certificate.
Il primato della Regione è il risultato del programma “Fabrica Ethica”, che dal 2001 ha promosso la certificazione sociale delle imprese garantendo, a queste ultime, sgravi fiscali, sovvenzioni a fondo perduto e una maggiore visibilità del loro operato.
L’azione di Fabrica Ethica è dal 2003 coordinata dalla Commissione Etica Regionale (CER), un organo che nasce da una collaborazione multistakeholders tra i principali portatori di interessi economici e sociali a livello regionale.
In Toscana la RSI ha trovato poi adeguata formalizzazione e disciplina nella Legge Regionale 8 Maggio 2006 n°17, “Disposizioni in materia di responsabilità sociale delle imprese”.
Il presente lavoro mira a delineare i tratti salienti dello sviluppo del programma Fabrica Ethica, ipotizzando i possibili motivi che hanno consentito all’Italia e soprattutto alla Toscana di conseguire un primato così importante in materia di RSI. Rilevante è sicuramente il contributo che la regione ha saputo dare alla diffusione della certificazione sociale tra le PMI, peculiare patrimonio economico e sociale del nostro Paese, riconoscendo l’importanza dei distretti produttivi e quindi del territorio inteso non solo come spazio fisico ma come sistema di relazioni tra privati e tra privati e istruzioni.
Nel settembre 1999 nel nostro Paese erano presenti solo due realtà in possesso della certificazione Sa 8000: Coop, prima in Italia, e Acroplastica, una piccola industria del casertano operante nel settore delle materie plastiche.
Il numero di certificazioni è andato sempre crescendo, al 31 marzo 2008 sono 1693 le imprese al mondo certificate con questo standard, di cui 795 in Italia e ben 254 in Toscana. Questi numeri fanno della Toscana la prima regione al mondo per imprese certificate.
Il primato della Regione è il risultato del programma “Fabrica Ethica”, che dal 2001 ha promosso la certificazione sociale delle imprese garantendo, a queste ultime, sgravi fiscali, sovvenzioni a fondo perduto e una maggiore visibilità del loro operato.
L’azione di Fabrica Ethica è dal 2003 coordinata dalla Commissione Etica Regionale (CER), un organo che nasce da una collaborazione multistakeholders tra i principali portatori di interessi economici e sociali a livello regionale.
In Toscana la RSI ha trovato poi adeguata formalizzazione e disciplina nella Legge Regionale 8 Maggio 2006 n°17, “Disposizioni in materia di responsabilità sociale delle imprese”.
Il presente lavoro mira a delineare i tratti salienti dello sviluppo del programma Fabrica Ethica, ipotizzando i possibili motivi che hanno consentito all’Italia e soprattutto alla Toscana di conseguire un primato così importante in materia di RSI. Rilevante è sicuramente il contributo che la regione ha saputo dare alla diffusione della certificazione sociale tra le PMI, peculiare patrimonio economico e sociale del nostro Paese, riconoscendo l’importanza dei distretti produttivi e quindi del territorio inteso non solo come spazio fisico ma come sistema di relazioni tra privati e tra privati e istruzioni.
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