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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09102021-112915


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ANASTASIO, CARMELA
URN
etd-09102021-112915
Titolo
L'esilio e i silenzi nell'opera di Leïla Sebbar: ricerca di una memoria e prospettive autobiografiche
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUE, LETTERATURE E FILOLOGIE EURO - AMERICANE
Relatori
relatore Prof.ssa Sommovigo, Barbara
controrelatore Prof.ssa Algeri, Veronic
Parole chiave
  • memoria
  • «roman autobiographique»
  • croisement
  • lingua
  • silenzi
  • esilio
  • Leïla Sebbar
Data inizio appello
27/09/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/09/2091
Riassunto
Il presente lavoro intende fornire un’analisi del romanzo Le silence des rives (1993) di Leïla Sebbar, cercando di indagare i temi cardine del testo e di dimostrarne, in ultima istanza, la valenza autobiografica. La questione principale sollevata nel romanzo è quella dell’esilio, che fa l’oggetto del primo capitolo della tesi, esaminata a partire dal senso di sradicamento e dalla minaccia di “non-luogo” dell’esule; si è poi cercato di approfondire il valore che l’attività di scrittura ha per chi è lontano dalla propria terra, soffermandoci su alcune considerazioni circa l’espressione del tema dell’esilio nelle letterature migranti francofone.
Prima di giungere al terzo capitolo, dedicato a Le silence des rives, nel corso del secondo capitolo si rende necessario dare notizia della biografia dell’autrice e prendere in esame i testi autobiografici che ci sembrano marcare in maniera significativa le tappe della riflessione dell’autrice – ossia Je ne parle pas la langue de mon père (2003), L’arabe comme un chant secret (2007), Lettre à mon père (2021) – e che meglio rivelano il conflitto con il padre, arabo, ritenuto responsabile di non aver mai trasmesso la propria lingua e la propria cultura alla figlia, nata in Algeria da padre arabo e madre francese. La Lettre, in particolare, manifesta una stretta connessione con i temi de Le silence; più in generale, l’impossibilità di comprendere del tutto il senso del romanzo, se non alla luce dell’autobiografia di Leïla Sebbar, ci porta a inserire Le silence des rives entro i canoni del genere dell’autofiction, trattandosi di un racconto solo apparentemente fittizio, condotto in terza persona.

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