Tesi etd-09102019-112918 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LOI, ROBERTA
URN
etd-09102019-112918
Titolo
Il calcolo del costo di produzione nella cooperativa vinicola.
La Cantina del Vermentino
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. Capodaglio, Alessandro
Parole chiave
- bottiglia
- cooperativa vinicola
- costo di produzione
- vino
Data inizio appello
07/10/2019
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’obiettivo della tesi è quello di fornire alla Cantina del Vermentino, una società cooperativa operante nel settore vinicolo, un orientamento generale sui benefici che si possono ottenere dall'impiego degli strumenti di controllo di gestione, tra cui la contabilità industriale finalizzata al calcolo dei costi di produzione. Il lavoro è incentrato sull'esemplificazione di un modello di calcolo del costo di produzione di una generica bottiglia di vino, pensato sulle caratteristiche della Cantina del Vermentino, in modo da consentire di individuare in maniera più attendibile anche il margine di redditività generato dalle singole linee di produzione.
La finalità della cooperativa è quella del raggiungimento dello scopo mutualistico, che consiste nel garantire ai soci una remunerazione del prodotto conferito ad un valore maggiore rispetto a quello che otterrebbero vendendo la propria uva sul mercato. Il valore riconosciuto ai soci viene determinato in via residuale in funzione del risultato d’esercizio che è stato conseguito, dopo aver coperto tutti i costi di produzione, e gli altri costi finanziari e tributari. Per raggiungere l’obiettivo della massima valorizzazione del prodotto è fondamentale attuare una gestione che sia improntata anche al perseguimento di un equilibrio economico generale effettivo, ovvero che sia il risultato di una gestione efficiente. Anche le condizioni di efficienza interna, relative alla capacità di saper sfruttare in maniera più produttiva le risorse a disposizione, incidono sul margine di redditività complessivo, da cui dipende la determinazione della remunerazione dei soci.
Poiché gli strumenti informativi tipicamente utilizzati, quali il bilancio d’esercizio, le relative riclassificazioni e indici di analisi economico-finanziaria, non forniscono un’informazione attendibile circa il raggiungimento dell’equilibrio economico, o circa la redditività ottenuta dallo svolgimento dell’attività caratteristica, diventa un fattore critico di successo il sapersi dotare di strumenti di controllo di gestione adeguati.
Dopo aver analizzato il processo produttivo dell’azienda, il bilancio e altri dati e informazioni disponibili è stato sviluppato l’esempio di calcolo del costo di produzione utilizzando la metodologia dei centri di costo. Si è arrivati così alla definizione degli schemi di rilevazione dei margini di redditività per linea di produzione e del costo di produzione della singola bottiglia.
Una particolarità del calcolo del costo di produzione nel caso della cooperativa, così come impostato in questo elaborato, sta nell'attribuzione del costo dell’uva al prodotto finito alla fine di tutto il processo di calcolo, in quanto come precisato è funzione del risultato d’esercizio conseguito, e quindi dipende dalla marginalità complessiva generata dalla vendita dei prodotti.
Attraverso questo tipo di determinazioni analitiche è possibile verificare l’incidenza del costo di ciascuna attività del processo produttivo sul costo complessivo di produzione, e quindi sul margine generato; di conseguenza si può valutare in maniera più fondata di intraprendere eventualmente delle azioni idonee a migliorare il risultato finale, per esempio agendo oltre che sulle variabili di prezzo, anche su quelle di costo, o ancora sulle variabili di mix, ossia sulla scelta della combinazione produttiva, in modo da spingere le produzioni che consentono di ottenere complessivamente un margine migliore.
Per concludere, le informazioni ottenibili dall'impostazione di una contabilità analitica finalizzata al calcolo del costo di produzione consentono di avere una maggiore consapevolezza sulle variabili che incidono sulla marginalità dei prodotti, e quindi possono guidare la cooperativa a perseguire in maniera più consapevole lo scopo mutualistico, che consiste nella massima valorizzazione del prodotto conferito dai soci rispetto al valore riconosciuto dal mercato.
La finalità della cooperativa è quella del raggiungimento dello scopo mutualistico, che consiste nel garantire ai soci una remunerazione del prodotto conferito ad un valore maggiore rispetto a quello che otterrebbero vendendo la propria uva sul mercato. Il valore riconosciuto ai soci viene determinato in via residuale in funzione del risultato d’esercizio che è stato conseguito, dopo aver coperto tutti i costi di produzione, e gli altri costi finanziari e tributari. Per raggiungere l’obiettivo della massima valorizzazione del prodotto è fondamentale attuare una gestione che sia improntata anche al perseguimento di un equilibrio economico generale effettivo, ovvero che sia il risultato di una gestione efficiente. Anche le condizioni di efficienza interna, relative alla capacità di saper sfruttare in maniera più produttiva le risorse a disposizione, incidono sul margine di redditività complessivo, da cui dipende la determinazione della remunerazione dei soci.
Poiché gli strumenti informativi tipicamente utilizzati, quali il bilancio d’esercizio, le relative riclassificazioni e indici di analisi economico-finanziaria, non forniscono un’informazione attendibile circa il raggiungimento dell’equilibrio economico, o circa la redditività ottenuta dallo svolgimento dell’attività caratteristica, diventa un fattore critico di successo il sapersi dotare di strumenti di controllo di gestione adeguati.
Dopo aver analizzato il processo produttivo dell’azienda, il bilancio e altri dati e informazioni disponibili è stato sviluppato l’esempio di calcolo del costo di produzione utilizzando la metodologia dei centri di costo. Si è arrivati così alla definizione degli schemi di rilevazione dei margini di redditività per linea di produzione e del costo di produzione della singola bottiglia.
Una particolarità del calcolo del costo di produzione nel caso della cooperativa, così come impostato in questo elaborato, sta nell'attribuzione del costo dell’uva al prodotto finito alla fine di tutto il processo di calcolo, in quanto come precisato è funzione del risultato d’esercizio conseguito, e quindi dipende dalla marginalità complessiva generata dalla vendita dei prodotti.
Attraverso questo tipo di determinazioni analitiche è possibile verificare l’incidenza del costo di ciascuna attività del processo produttivo sul costo complessivo di produzione, e quindi sul margine generato; di conseguenza si può valutare in maniera più fondata di intraprendere eventualmente delle azioni idonee a migliorare il risultato finale, per esempio agendo oltre che sulle variabili di prezzo, anche su quelle di costo, o ancora sulle variabili di mix, ossia sulla scelta della combinazione produttiva, in modo da spingere le produzioni che consentono di ottenere complessivamente un margine migliore.
Per concludere, le informazioni ottenibili dall'impostazione di una contabilità analitica finalizzata al calcolo del costo di produzione consentono di avere una maggiore consapevolezza sulle variabili che incidono sulla marginalità dei prodotti, e quindi possono guidare la cooperativa a perseguire in maniera più consapevole lo scopo mutualistico, che consiste nella massima valorizzazione del prodotto conferito dai soci rispetto al valore riconosciuto dal mercato.
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