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Il presente elaborato si propone di realizzare un’edizione critica del Secretario di Francesco Sansovino: di questo fortunatissimo trattato, stampato più volte a partire dal 1564 e diffuso poi in tutta Europa, verrà presa in esame l’evoluzione della struttura interna, prestando particolare attenzione all’incremento da quattro a sette libri avvenuto nel 1580 con l’edizione veneziana curata dagli eredi di Vincenzo Valgrisi. Il testo critico assume a base tale stampa, riconosciuta dallo stesso autore come punto di arrivo dell’elaborazione strutturale del trattato e più ricca di materiale epistolare: saranno collazionati integralmente cinque esemplari, e sulla base dei loci critici individuati in questa prima fase, saranno riscontrate altre nove copie. L’opera di Sansovino inaugura una nuova stagione nella pubblicistica epistolare, riunendo in un unico trattato un manuale teorico attorno alla figura del segretario, una guida pratica alla scrittura delle lettere e una raccolta di illustri esempi della tradizione. Il Secretario contrae debiti più o meno evidenti con la trattatistica cortigiana del secolo XVI (Giovan Battista Pigna), e con la precettistica di ambito umanista inerente alla scrittura epistolare (Erasmo da Rotterdam, Francesco Negro, Marcantonio Sabellico): saranno brevemente analizzate alcune probabili fonti del manuale sansoviniano e saranno parimente individuate le lettere provenienti da raccolte già diffuse.