Tesi etd-09102014-150628 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LARESE, COSTANZA
URN
etd-09102014-150628
Titolo
Per una caratterizzazione formale della
conoscenza di individui concreti. Un'analisi del problema di onniscienza logica
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
relatore Prof. Moriconi, Enrico
relatore Prof. Mugnai, Massimo
relatore Prof. Mugnai, Massimo
Parole chiave
- aggregazione di giudizi
- analiticità della logica
- D'Agostino e Floridi
- individui concreti
- logiche booleane a profondità limitata
- logiche epistemiche classiche
- onniscienza deduttiva
Data inizio appello
29/09/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questa tesi intende proporre una caratterizzazione formale della conoscenza di individui concreti, vale a dire di agenti con risorse computazionali limitate.
Si mostra che le logiche epistemiche classiche non sono adeguate a raggiungere questo scopo: esse considerano il ragionamento di agenti deduttivamente onniscienti.
Un'analisi storico-filosofica porta a identificare la causa del problema dell'onniscienza nel principio di analiticità della logica. Tuttavia quest’ultimo è incompatibile con la probabile intrattabilità del calcolo proposizionale classico.
Si esamina la recente proposta delle logiche booleane a profondità limitata di D'Agostino e Floridi che distinguono tra inferenze proposizionali analitiche e sintetiche a priori, sulla base delle risorse computazionali necessarie alla deduzione.
Si propone quindi una versione modale di quest'approccio: la logica epistemica a profondità limitata caratterizza la conoscenza di individui concreti dal momento che assume soltanto che i suoi agenti conoscano le conseguenze analitiche di ciò che sanno.
Infine, si suggerisce un'applicazione di questa caratterizzazione degli agenti concreti al contesto sociale dell'aggregazione di giudizi.
Si mostra che le logiche epistemiche classiche non sono adeguate a raggiungere questo scopo: esse considerano il ragionamento di agenti deduttivamente onniscienti.
Un'analisi storico-filosofica porta a identificare la causa del problema dell'onniscienza nel principio di analiticità della logica. Tuttavia quest’ultimo è incompatibile con la probabile intrattabilità del calcolo proposizionale classico.
Si esamina la recente proposta delle logiche booleane a profondità limitata di D'Agostino e Floridi che distinguono tra inferenze proposizionali analitiche e sintetiche a priori, sulla base delle risorse computazionali necessarie alla deduzione.
Si propone quindi una versione modale di quest'approccio: la logica epistemica a profondità limitata caratterizza la conoscenza di individui concreti dal momento che assume soltanto che i suoi agenti conoscano le conseguenze analitiche di ciò che sanno.
Infine, si suggerisce un'applicazione di questa caratterizzazione degli agenti concreti al contesto sociale dell'aggregazione di giudizi.
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