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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09102013-211425


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CARLINI, LAURA FRANCESCA
URN
etd-09102013-211425
Titolo
Rappresentazioni letterarie della polis nell'età della Seconda Sofistica
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
FILOLOGIA E STORIA DELL'ANTICHITA'
Relatori
relatore Prof.ssa Campanile, Maria Domitilla
Parole chiave
  • Dione di Prusa
  • Elio Aristide
  • Pausania
  • polis
  • Seconda Sofistica
Data inizio appello
30/09/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
Lo scopo che mi propongo per il presente lavoro è un'analisi delle rappresentazioni della polis greca in alcuni dei testi letterari a nostra disposizione appartenenti al periodo che possiamo definire, secondo un'accezione ampia, della Seconda Sofistica, cioè nel periodo storico in cui la letteratura greca che conosciamo opera nel clima o sotto diretto influsso della cosiddetta Seconda Sofistica. Nella mia analisi ho cercato di tenere ben presente le differenze di personalità, di interessi, di genere che corrono tra i tre autori che ho scelto (Pausania, Elio Aristide e Dione di Prusa), e dei fattori che possono di volta in volta condizionare una deformazione dell'immagine della città in un senso piuttosto che in un altro. Ne emerge un quadro senza dubbio irriducibile a un'uniformità totale, ma che mi sembra possa restituire in gran parte quello che la stessa polis desiderava rappresentare di sé e quelle che erano le forme consuete di rappresentarla, alle quali poi ogni autore risponde secondo il gusto, lo stile e le esigenze specifiche.
Il primo capitolo della presente tesi è dedicato all'immagine della città che possiamo ricavare dalla Periegesi di Pausania. Prendendo spunto dal caso specifico e particolare di una piccola città della Focide, Panopeo, la cui descrizione contiene una sorta di definizione di ciò che la polis è per l'autore, ho cercato di analizzare, all'interno dell'intera opera, la ricorrenza di alcuni elementi (topografici, architettonici, culturali e politici) che Pausania considera quando si trova di fronte a una realtà del tipo “polis” nella provincia di Achaia, per meglio comprendere in base a quali criteri egli la definisca tale.
Nel Secondo Capitolo la mia attenzione si sposta sull'opera di uno degli esponenti più rappresentativi del movimento sofistico, Elio Aristide, e sul suo rapporto con alcune città del mondo ellenico, con particolare attenzione per alcune realtà dell'Asia Minore all'autore molto vicine e ben note.
Una simile analisi è dedicata all'opera di Dione Crisostomo nel Capitolo Terzo e alla sua attività rivolta ad ambienti cittadini, nella sua patria e provincia e al di fuori. Anche in questo caso il mio interesse si concentra sugli elementi che contribuiscono a definire l'identità e l'immagine di una città che si considera greca all'interno dell'impero.
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