Tesi etd-09092022-101342 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
ARGURIO, MARTINA
URN
etd-09092022-101342
Titolo
Il problema della brevettabilità delle invenzioni biotecnologiche
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Kutufà, Ilaria
Parole chiave
- biodiversità
- biotecnologie
- d. lgs. 131/2010
- direttiva 98/44/CE
- ingegneria genetica
- invenzioni biotecnologiche
- OGM
Data inizio appello
26/09/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/09/2092
Riassunto
Nel presente elaborato viene affrontata la questione della brevettabilità delle invenzioni biotecnologiche.
Dopo un breve excursus storico sulla nascita e sullo sviluppo delle biotecnologie, ci si sofferma sul concetto di invenzione biotecnologica e sulla scelta dell’istituto brevettuale come strumento di tutela di tali tecnologie.
Viene poi illustrato il quadro normativo di riferimento che si mostra, sin da subito, piuttosto complesso e segnato da diverse tappe che hanno condotto alla brevettabilità della materia vivente. Ci si concentra, in particolare, sulla direttiva n. 98/44/CE, che stabilisce i requisiti di brevettabilità, e sul d. lgs. 131/2010 che inserisce la materia delle invenzioni biotecnologiche all’interno del codice della proprietà industriale.
In conclusione, l’elaborato approfondisce le principali obiezioni etico-morali che l’ingegneria genetica solleva: le possibilità che ha l’uomo di modellare l’evoluzione a proprio piacimento suscita non pochi timori, soprattutto quando tali pratiche si applicano all’essere umano, in un’ottica di difficile bilanciamento tra progresso scientifico e rispetto della dignità umana e dei diritti fondamentali dell’uomo.
Dopo un breve excursus storico sulla nascita e sullo sviluppo delle biotecnologie, ci si sofferma sul concetto di invenzione biotecnologica e sulla scelta dell’istituto brevettuale come strumento di tutela di tali tecnologie.
Viene poi illustrato il quadro normativo di riferimento che si mostra, sin da subito, piuttosto complesso e segnato da diverse tappe che hanno condotto alla brevettabilità della materia vivente. Ci si concentra, in particolare, sulla direttiva n. 98/44/CE, che stabilisce i requisiti di brevettabilità, e sul d. lgs. 131/2010 che inserisce la materia delle invenzioni biotecnologiche all’interno del codice della proprietà industriale.
In conclusione, l’elaborato approfondisce le principali obiezioni etico-morali che l’ingegneria genetica solleva: le possibilità che ha l’uomo di modellare l’evoluzione a proprio piacimento suscita non pochi timori, soprattutto quando tali pratiche si applicano all’essere umano, in un’ottica di difficile bilanciamento tra progresso scientifico e rispetto della dignità umana e dei diritti fondamentali dell’uomo.
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