• allegoresi
• centone
• Cibele
• commento
• Epicuro
• interpolazione
• Lucrezio
• Magna Mater
• stoicismo
• teoria atomistica

Il presente elaborato ha come obiettivo quello di fornire un commento puntuale di natura filologica, stilistica, linguistica e letteraria ai versi 581-699 del libro II del De Rerum Natura. I versi in analisi (II, 581-699), posti nel cuore del libro II, notoriamente dedicato alla dottrina dell’atomismo, trattano anch’essi di una questione prettamente fisica: la mescolanza degli atomi nei composti e le proprietà che da essa ne derivano. Due questioni, però, sembrano minare la corretta esegesi del passo. La presenza di un excursus di natura eziologico-rituale, dedicato al mito della Magna Mater, interrompe bruscamente l’esposizione della dottrina; e la ripetizione, in sede finale, di alcuni versi ripresi dai primi due libri fanno sorgere il sospetto che i versi conclusivi (II, 688-699) siano stati oggetto di interpolazione.
Con l’ausilio di un commento puntuale e fornendo, nell’introduzione, gli strumenti per affrontare le due principali questioni di critica del testo, si cercherà di giungere ad una corretta interpretazione dei vv.581-699 e, così, di giustificare la loro collocazione all’interno dell’opera.