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La presente tesi verte sull'analisi di cinque specchi etruschi oggi conservati al British Museum. . Si tratta di alcuni dei pezzi più noti della produzione etrusca di specchi, ma non ancora editi nel Corpus Speculorum Etruscorum, moderno aggiornamento dell'opera Etruskische Spiegel di E. Gerhard. Nonostante il loro grande interesse, si tratta dunque di pezzi dei quali non si dispone a tutt’oggi di un commento tecnico e iconografico esaustivo. Ai fini della tesi si è deciso di concentrarsi sulla ricerca di confronti morfologici e stilistici per ogni singolo specchio preso in esame, riflettendo su centrali questioni di metodo riguardo alla validità dei criteri da seguire nel tentativo di ricostruire l’ambito produttivo all’interno del quale collocare i pezzi, nonché sull’analisi delle iconografie, spesso ancora non pienamente indagate in tutti i loro possibili significati. La scelta dei casi di studio, che ha fatto seguito ad una preliminare schedatura dei più di 40 specchi ancora da pubblicare nel CSE, ha avuto come criterio guida quello di creare un corpus di pezzi che fossero omogenei tra loro in quanto a tipologia generale - si è preferito scegliere specchi con codolo e manico realizzato in altro materiale piuttosto che specchi a manico, dal momento che tra i primi vi sono pezzi ancora quasi totalmente inediti –, ma che ponessero problematiche e domande diverse tra loro. Si sono dunque scelti i seguenti pezzi: inv.1847,1101.20; 1847,1101.21; 1847,1101.22; 1867,1023.1; 1909,0618.1.