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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09092019-095101


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PEZZOTTA, LUIGI
URN
etd-09092019-095101
Titolo
Sviluppo di una metodologia per la simulazione CFD di una ruota tacchettata posta in rotazione a contatto con il suolo
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA AEROSPAZIALE
Relatori
relatore Prof. Lombardi, Giovanni
relatore Prof. Maganzi, Marco
Parole chiave
  • rotazione
  • ruota tacchettata
  • simulazione
  • simulazione CFD
  • suolo
Data inizio appello
01/10/2019
Consultabilità
Completa
Riassunto
In un comune autoveicolo le ruote contribuiscono alla resistenza aerodinamica per circa il 25%. Intervenire nello studio aerodinamico delle ruote influisce significativamente sulla diminuzione generale della resistenza aerodinamica.
Lo studio approfondito dell’aerodinamica dalla ruota è stato trascurato rispetto ad altre componenti della vettura: bisogna considerare infatti che la ruota di per sé è un corpo particolarmente tozzo, quindi caratterizzato da grosse zone di separazione del flusso che inducono forti vortici e turbolenze nel campo. Inoltre, essa è posta in rotazione, interagendo così con il suolo e con il passaruota che la contiene. I problemi su detti sono particolarmente stringenti nell’analisi di simulazioni CFD basate su un approccio di tipo RANS, di conseguenza in letteratura vi è scarsità di studi e dati al riguardo.

Nel presente lavoro di tesi vengono analizzate diverse metodologie di simulazione CFD, nell’ambito del software STAR CCM+, di una ruota posta in rotazione a contatto con il suolo. Il seguente lavoro non ha un dato sperimentale di riferimento, di conseguenza si analizzano diverse metodologie CFD che modellizzano la fisica del problema in modo differente. In particolare, si vuole valutare la metodologia di simulazione per la tacchettatura del pneumatico della ruota, cercando di capire qual è il metodo con il miglior rapporto accuratezza / costo computazionale. Si cerca quindi, di modellizzare inizialmente il problema nei modi più semplici e computazionalmente meno esosi per poi passare a modalità di simulazione più complesse e costose, le quali si avvicinano di più alla fisica reale del problema in esame. Di conseguenza grazie al confronto e allo studio dei risultati ottenuti si valuta l’affidabilità dei modelli più semplici indicando infine i giusti accorgimenti tali da garantire un’accuratezza adeguata per i processi di progettazione industriale.
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